Oltre 55 mila metri quadrati di superficie espositiva – il 10% di spazi in più rispetto al 2017 – frutto del restyling dell’area espositiva che porta a 12 il numero dei padiglioni; 1.100 espositori di cui il 25% esteri e 1.500 buyer invitati. Sono alcuni dei numeri della trentacinquesima edizione del Macfrut (Rimini, 9-11 maggio), presentata stamane nella sede Ice di Roma.
Molte le novità che coinvolgono l’intera filiera, il vero punto di forza di Macfrut che punta a non essere solo una fiera di prodotto. Proprio per questo, ben 15.000 metri saranno dedicati all’area pre-raccolta, Macfrut Field Solution, con tutte le principali innovazione nel settore.
Verrà allestita un’area “dinamica”, AcquaCampus, un campo dimostrativo di 500 metri quadrati dove si potranno vedere in azione gli impianti di irrigazione tecnologicamente più avanzati, presentati dalle aziende leader mondiali.
Il programma di convegni presenta appuntamenti su cui cresce l’attesa: a partire dal Tropical Fruit Congress (leggi news), che ad un mese dall’evento ha già ottenuto un alto interesse con 186 adesioni di cui 156 estere, e il convegno internazionale sulle previsioni europee di pesche e nettarine, Europeach, per la prima volta in Italia grazie alla collaborazione Cso-Macfrut.
Ed ancora il meeting dei fornitori di Rewe (biennale) e di Coop Italia, oltre agli oltre 50 eventi realizzati dagli espositori.
Insomma, “ci sono tutti i presupposti perché si affermi come l’edizione della conferma, anche in termini di internazionalizzazione, grazie alla forte presenza di espositori esteri e alle 150 delegazioni provenienti da 32 Paesi”, sostiene Renzo Piraccini, presidente di Macfrut e di Cesena Fiera. Un risultato raggiunto anche grazie all’intenso lavoro svolto in questi mesi con ICE e “alla capacità della rete fieristica regionale, e dei tre appuntamenti più importanti per l’agroalimentare (Macfrut, Cibus e Sana), di fare sistema”, come ricordato dall’assessore regionale dell’agricoltura dell’Emilia Romagna e presidente di Arefhl Simona Caselli. “Non era scontato il risultato ma era fondamentale raggiungerlo. Macfrut si svolgerà in un momento particolare anche dal punto di vista politico: in quei giorni sapremo il quadro definitivo della PAC. Avere un collegamento internazionale è fondamentale per ragionare seriamente sull’esportazione extra Ue. È importante muoverci assieme rispetto a nuovi elementi della politica, Brexit compresa”.
All’incontro, oltre ai citati Piraccini e Caselli, erano presenti l’ambasciatore della Colombia – Paese partner 2018 – Juan Mesa Zueta, il presidente di OPO Veneto – Regione partner – Cesare Bellò, e la dirigente ICE Anna Flavia Pascarelli. Quest’ultima, sottolineando la lunga collaborazione che da 15 anni lega l’agenzia alla kermesse, ha ricordato le performance record dell’export di ortofrutta registrate nel 2017: “Dei 41 miliardi di euro di esportazioni agroalimentari, 5,1 sono di ortofrutta. Un risultato eccezionale che pone il comparto al secondo posto dopo quello del vino in termini di export con una crescita del 2,5% rispetto al 2016”. Del totale inviato oltre confine, tuttavia, il 94% è destinato all’Ue. Incrementare le spedizioni verso Paesi terzi diventa un’opportunità da non farsi sfuggire. “A tal proposito – conclude Piraccini – Macfrut diventa uno strumento importante per raggiungere questo obiettivo. Vorremmo essere considerati come braccio della filiera per realizzare l’internazionalizzazione e grazie ai nostri sforzi e alla collaborazione con ICE, siamo sempre più in grado di farlo”.
Chiara Brandi