MACFRUT AL VIA: “CREARE UNA PIATTAFORMA NAZIONALE PER L’EXPORT”

Taglio del nastro questa mattina alla fiera di Rimini, per la 35esima edizione del Macfrut, la quarta ospitata dal quartiere fieristico della riviera adriatica.

Internazionalizzazione, innovazione, creazione di valore all’interno delle filiere ortofrutticole e sinergie istituzionali per la creazione di una piattaforma nazionale finalizzata all’export, sono i fili conduttori di quest’anno che si apre anche con il debutto del gemellaggio con il Cibus di Parma, in corso in questi giorni. Una partnerhip che allarga gli orizzonti del Macfrut e che, grazie anche all’accordo con Vicenza Fiere e con Ifema di Madrid, li spinge su un piano nazionale e internazionale al tempo stesso.

“Con una crescita del 25% degli espositori esteri – ha spiegato Renzo Piraccini, patron della fiera –, un incremento del 10% delle superfici espositive, oltre 1.500 buyer provenienti da tutto il mondo, Macfrut si conferma come lo strumento fieristico principale per l’internazionalizzazione delle imprese ortofrutticole italiane. Si tratta di un tema strategico per il settore che oggi più che mai è attraversato da una grande trasformazione che rischia di tagliare fuori dal mercato chi non la comprende a fondo. Sono tante le sfide che abbiamo davanti ed anche molti i problemi, ma il futuro non può che essere ricco di opportunità per le nostre imprese”.

L’inaugurazione della fiera è arrivata in pieno fermento del dibattito politico sulle risorse finanziarie della Pac e su questo punto si è incentrato il discorso di Paolo De Castro, primo presidente della commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento europeo che ha sottolineato l’importanza di “creare un sistema Italia, in contesto di un’Europa più forte per affrontare le sfide del mercato globale e per allontanare la minaccia delle spinte sovraniste internazionali”.

“Il settore ortofrutticolo – ha argomentato De Castro – ha bisogno di dimensione e organizzazione che siano in grado di portare i nostri prodotti laddove c’è la capacità di dargli la giusta remunerazione. Oggi dobbiamo guardare alle opportunità dei mercati lontani, per questo abbiamo bisogno di una Ue forte che non disperda le proprie risorse finanziarie. La proposta della Commissione europea taglia in parte quelle destinate alla Pac. Per coprire il buco lasciato dalla Brexit che è di circa 12-13 miliardi di euro, abbiamo proposto uno sforzo contributivo agli Stati Membri dell’0,1% del Pil che è un po’ più basso della proposta dello 0,3% avanzata dal Parlamento. Le risorse di fatto mancano e i tagli colpiscono soprattutto la politica agricola e le politiche regionali di coesione”.

Nello specifico la scure si è abbattuta del 7% sulle politiche di coesione e del 5% su quelle agricole all’interno della Pac e questo spinge la filiera e le istituzioni nazionali ad investire maggiormente per ricoprire il gap che si è creato specie sul fronte della ricerca che è decisiva nel campo dell’industria.

“L’Emilia-Romagna – ha spiegato il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini – sta collaborando con il Veneto sul versante del bacino Padano per la realizzazione di politiche integrate che vadano al di là delle bandiere politiche. Per promuovere l’internazionalizzazione delle nostre eccellenze, la prossima edizione della settimana della cucina emiliano-romagnola nel mondo si svolgerà in Canada, mentre a fine anno abbiamo invitato alcuni importanti territori produttivi di quattro continenti, tra cui la California, New York, l’Assia tedesca e il Guangdong, per discutere insieme di competitività, globalizzazione e innovazione”.

Un momento dell’inaugurazione del Macfrut

Partner di questa edizione del Macfrut sono la regione Veneto e lo stato della Colombia rappresentati, al taglio del nastro, rispettivamente dall’assessore all’agricoltura Giuseppe Pan e dal ministro sudamericano all’Agricoltura Guglielmo Zulga Cardona.

“Nel nostro Paese – ha spiegato Cardona – l’agricoltura è il primo motore della nostra economia e molto possiamo crescere in questo settore. Oggi siamo il Paese più stabile dell’America anche grazie alla tregua politica con le Farc che ci permetterà di sviluppare ulteriormente la nostra economia che, solo nell’ultimo semestre, è cresciuta del 6%. L’Europa è il nostro secondo partner commerciale con un giro d’affari del commercio bilaterale che sfora i 20 milioni di dollari. Le nostre esportazioni verso l’Ue sono crescite in quattro anni dal 14 al 40% ed oggi il nostro Paese non è più conosciuto solo per il caffè ma anche per l’export di lime (+120%), di avocado (+51%, con un fatturato che è passato da 34,5 milioni di dollari a quasi 60 milioni), ananas e banane”.

La cerimonia si è conclusa con la premiazione di Thomas Drahorad che ha ritirato il premio (una targa e una ceramica tradizionale) che Renzo Piraccini ha voluto dedicare alla memoria del padre Rolando, recentemente scomparso, “per il suo contributo personale all’ortofrutta italiana, sviluppato su più ambiti”.

Mariangela Latella

 

Nella foto di apertura il momento del taglio del nastro all’inaugurazione di Macfrut

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