VENETO PROTAGONISTA AL MACFRUT: “REGIONE DA PRIMATI, INNOVAZIONE PAROLA D’ORDINE”

Il Veneto è la regione ‘onore’ fino a venerdì al Macfrut di Rimini, il salone nazionale dell’ortofrutta che da 35 anni porta in vetrina il meglio della produzione orticola e della filiera ‘made in Italy’. “Il Veneto è regione leader per la biodiversità e la singolare varietà ambientale e climatica, dalla montagna alpina alle lagune, ma anche per la forte specializzazione dei suoi produttori”, fa notare l’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan che oggi ha inaugurato la presenza veneta nella fiera riminese. “Su 11.700 produttori ortofrutticoli veneti, cinque su sei sono specializzati in produzioni alta qualità, dal radicchio di Treviso ai kiwi, dagli asparagi bianchi e verdi alle fragole e ai prodotti di nicchia, come i frutti di bosco. L’ortofrutta contribuisce al fatturato del settore agroalimentare per quasi un milione di euro: è il settore che sta crescendo di più, secondo solo al vino”.

Con 855 milioni di euro di valore di produzione, il settore ortofrutticolo vale poco meno di un sesto dell’intero comparto agricolo regionale (5,4 miliardi di euro) e tira la volata all’export veneto. Su scala nazionale, la frutta e gli ortaggi prodotti in Veneto rappresentano l’8 per cento del ‘made in Italy: il Veneto è infatti la quarta regione per volume di produzione, dopo Sicilia, Puglia, Emilia Romagna e ex-aequo Campania.

I primati del Veneto nel settore ortofrutticolo sono le insalate (160 milioni di euro di fatturato) e le patate (68 milioni di euro), la frutta di guscio (primi in Italia con oltre mille ettari coltivati e 12 milioni di fatturato), le mele (secondi al Trentino Alto Adige) e le pere (dopo l’Emilia Romagna), i kiwi (oltre 35 milioni di fatturato), i funghi (60 milioni).

La ‘palma’ nella vocazione ortofrutticola va alla provincia di Verona, che da sola rappresenta il 51 per cento dell’intera produzione regionale e quasi il 70 per cento dei frutteti veneti: è infatti ‘regina’ nella produzione mele, pere, fragole, kiwi, pesche e ciliegie, ma anche per insalate e funghi coltivati. L’intero Veneto sale sul podio del ‘made in Italy’ con le sue varietà di radicchio (siamo i primi produttori in Italia, con 40 milioni di fatturato) e di asparagi. “Con 38 prodotti a denominazione d’origine o a indicazione geografica protetta il Veneto è la seconda regione italiana dopo l’Emilia Romagna per eccellenze ortofrutticole – conclude l’assessore – E’ un patrimonio di tipicità e di sapienza produttiva da tutelare e da proteggere”.

“I produttori del Veneto – sottolinea l’assessore – da tempo hanno scelto di investire nella denominazione di origine, nell’alta qualità, nelle tecniche innovative a risparmio di acqua e fertilizzanti, nella salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente, primo presupposto per garantire frutta e verdura sani e di vera qualità. L’attenzione dei consumatori, italiani ed esteri, per il ‘bio’, la qualità organolettica e la tipicità dei gusti, insomma per i fattori che danno valore al prodotto, sta premiando il coraggio e gli investimenti in tecnologia e ricerca dei nostri produttori, nonchè la loro capacità di organizzarsi in forma associativa: in Veneto uno su tre è associato a organizzazioni di produttori dimostrandosi, così, più competitivo sul piano delle produzioni, della qualità e della globalizzazione”.

La Regione Veneto è a fianco dei produttori ortofrutticoli con una serie di azioni: dai disciplinari di qualità che disciplinano il marchio ‘Qualità Veneta’ alle misure del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 dedicate alla salvaguardia dell’agroambiente, al finanziamento di programmi specifici di ricerca per prevenire e contrastare con metodi naturali i diversi ‘killers’ della frutta e degli ortaggi.

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