AGRIBOLOGNA AMPLIA LO STABILIMENTO “FRESCO SENSO” PER LA IV GAMMA: “PIÙ VALORE NELLA FILIERA”

Inaugurato oggi il terzo ampliamento dell’impianto produttivo Fresco Senso, brand di punta del gruppo Agribologna che così aumenta del 40% la superficie e porta la sua capacità produttiva a 4 mila tonnellate all’anno (30mila chili al giorno) di prodotti di quarta gamma di frutta, grazie anche al raddoppio dei punti di carico e scarico nello stabilimento. Ananas, kiwi, mele, pesche nettarine, meloni, etc, destinati ai canali della grande distribuzione cooperativa, della ristorazione e dei dettaglianti. Da giugno si partirà anche con una sezione dedicata alla produzione bio.

“La nuova superficie – ha spiegato Lauro Guidi, presidente del consorzio Agribologna, durante la cerimonia del taglio del nastro – sarà di 4mila mq, tutti coperti, su un lotto fondiario di 8mila mq acquistato nel 2007. Con questo ampliamento, il terzo dall’acquisto, abbiamo saturato la capacità edificatoria del lotto realizzando uno stabilimento altamente tecnologico che creerà 35 nuovi posti di lavoro portando il livello occupazionale dell’impianto da 75 addetti a circa 110″.

L’ampliamento di 1.600 mq di superficie mira a raddoppiare la capacità produttiva per arrivare ai 30.000 kg di prodotto/giorno e ai 40.000 quintali di prodotto/anno, grazie anche al raddoppio dei punti di carico e scarico nello stabilimento.

L’investimento complessivo sullo stabilimento Fresco Senso è stato di circa 9 milioni di euro in dieci anni di cui il 30% di contribuzione pubblica. “Nel prossimo step – continua Guidi – ci concentreremo sull’innovazione tecnologica nella fase di output ed etichettatura, attraverso la ricerca applicata concentrata sulla sensoristica di ultima generazione. Al momento è ancora presto per parlarne ma contiamo di arrivare ad un prototipo entro un anno”.

L’impianto si inserisce in un territorio dell’hinterland bolognese, quello di San Pietro in Casale, che negli ultimi anni ha investito molto nella logistica. “Con l’obiettivo di sviluppare un polo di insediamento di attività produttive – ha spiegato il sindaco Claudio Pezzoli – abbiamo appena terminato la riqualificazione della stazione ferroviaria e possiamo contare sulla prossimità del casello autostradale con accesso sull’A13”.

Strutture fondamentali per un gruppo che ha un giro di affari da 220 milioni di euro l’anno di cui, 90 milioni fatturati dalla sola cooperativa.

Obiettivo dell’investimento è quello di costruire una catena del valore lungo tutta la filiera, a cominciare dall’attività di produzione vera e propria. “Anche per progetti come questo – ha spiegato Simona Caselli, assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna – basati su innovazione e tecnologia, la nostra regione ha registrato una crescita produttiva del 6,6% nell’ultimo anno, nonostante le condizioni climatiche avverse, creando in 3 anni un aumento del valore del 20% ed una crescita occupazionale di 15mila addetti”.

Mariangela Latella

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