EMBARGO RUSSO, L’UE FERMA I RITIRI STRAORDINARI DI ORTOFRUTTA

Embargo russo, stop ai ritiri straordinari di ortofrutta. Dopo quattro anni la Commissione europea ha chiuso i fondi per tamponare gli effetti negativi del blocco commerciale imposto da Mosca, in vigore dall’agosto del 2014. Come riporta l’Informatore Agrario, alcuni Stati membri come Italia, Belgio, Spagna e Polonia hanno tentato di opporsi alla decisione dell’Ue formulando specifiche richieste per evitare di vedersi chiudere i fondi per gestire la crisi. Tuttavia, sembra invano, visto che la Commissione europea non sembra intenzionata a ritorare sui propri passi, avendo ribadito ufficialmente la propria decisione, mettendo in seria difficoltà gli operatori del settore.
Come ricorda ancora l’Informatore Agrario, i primi dati a disposizione, seppur non ufficiali, dicono che dalla metà del 2014 alla fine maggio scorso, a livello comunitario sono stati richiesti aiuti per oltre 502 milioni di euro, a fronte di 1,7 milioni di tonnellate di ortofrutta oggetto di ritiro straordinario.

Nei giorni scorsi il ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio ha anche affermato di aver chiesto con una nota congiunta con la delegazione spagnola una proroga delle misure di sostegno sino al 15 ottobre 2018. Nel contempo lo stesso ministro ha sottolineato come rispetto al triennio 2011-2013, periodo in cui l’export agroalimentare si attestava intorno ai 625 milioni di euro in media, dall’agosto 2014 al 2017 è stato registrato un calo nelle esportazioni agroalimentari di circa il 25%, per un importo medio di circa 470 milioni di euro. Il prezzo dell’embargo è stato quindi di oltre 150 milioni di euro.

(fonte: Informatore Agrario)

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