ARANCE ROSSE IN CINA. MA LA SICILIA (PER ORA) PUO’ STARE TRANQUILLA

La Sicilia è avvisata. Anche la Cina punta sulle arance rosse. E sono pure ‘discendenti’ dalle siciliane Tarocco. Le arance rosse di Wanzhou, alla periferia di Chongqing, nella Cina centrale, sono state prodotte dal Citrus Research Institute of Chinese Academy of Agricultural Science grazie agli embrioni dell’arancia Tarocco di Sicilia.

Dopo oltre dieci anni di sviluppo, le arance rosse di Wanzhou vantano oggi un valore di produzione di 200 milioni di yuan pari a 24 milioni di euro.
Negli ultimi anni, il distretto di Wanzhou, promuovendo attivamente l’aggiustamento dell’economia agricola, è arrivato a coltivare un’enorme superfice di arance rosse, lì dove prima venivano piantati i cereali tradizionali, il che ha da un lato aumentato il reddito dei residenti, dall’altro protetto il sistema ecologico lungo il fiume Azzurro.

Chongqing ha sviluppato contemporaneamente la produzione di altra frutta, erbe per la medicina tradizionale cinese e tè. In questo modo, è stata promossa un’agricoltura moderna ad alto rendimento in aree montane, che ha portato a un aumento delle aree verdi e a un incremento dei redditi.

Il distretto di Wanzhou della città di Chongqing si trova nell’area del bacino idrico delle Tre Gole ed è un’importante barriera ecologica del corso superiore del Fiume Azzurro. A partire dal 2005, grazie al Centro per l’introduzione delle tecnologie legate agli alberi da frutta del distretto di Wanzhou, quest’ultimo ha iniziato a coltivare su vasta scala arance rosse. Da quanto è stato possibile apprendere, l’arancia rossa è stata riprodotta da una pianta italiana della varietà Tarocco.
Dopo oltre dieci anni di sviluppo, i terreni coltivati ad arancia rossa nel distretto di Wanzhou hanno raggiunto una superficie di circa 8 mila ettari. Sono oltre 40 le imprese agricole che producono questa varietà di arancia, per un totale di 28 piantagioni standard. Wang Xiaowei, vice responsabile della stazione di diffusione della tecnologia per la coltivazione di alberi da frutto del distretto Wanzhou, si è così espresso al riguardo “La nostra pianificazione relativa alle arance rosse è strettamente collegata al Fiume Azzurro. Delle due aree, la prima è situata lungo la Wanzhong Lu; l’altra è nei pressi delle sponde del Fiume Azzurro”. E Chen Yan, direttore dell’Ufficio per lo sviluppo dell’industria della frutta della contea di Yunyang, ha precisato: “Oltre ai benefici economici, vi sono anche quelli ecologici, che sono maggiori. Abbiamo costruito una forte barriera ecologica lungo le aree inferiori, a 500 metri sul livello del mare, dei fiumi Pengxi, Tangxi, Changtan, Modao, e dei principali affluenti del Fiume Azzurro, aumentando di 5,8 punti percentuali il tasso di copertura forestale dell’intero distretto. Quindi l’industria degli agrumi ha conseguito risultati molto positivi”.

Tuttavia non mancano i problemi. E’ lo stesso Chen Yan a riconoscerlo: “La contea di Yunyang si trova nella zona del bacino idrico delle Tre Gole,  dove i monti sono alti e i pendii sono ripidi, il che è una caratteristica tipica della zona. Per cui le condizioni per costruire i frutteti sono relativamente imperfette. In futuro occorrerà quindi intensificare la costruzione delle infrastrutture per i frutteti, ma è facile prevedere che questo compito sarà arduo da realizzare”.

Insomma, la Cina produrrà anche arance rosse ma l’Etna e i suoi terreni non li può riprodurre. Quelli restano in Sicilia così come le arance rosse dell’Etna.

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