PROGNOSFRUIT: PREVISTO RACCOLTO RECORD PER LE MELE IN EUROPA, RITORNO ALLA NORMALITÀ

Ritorno alla normalità per le mele (e anche le pere) in Europa. Dopo la terribile annata 2017 il raccolto di quest’anno dovrebbe registrare volumi nelle media degli ultimi anni. A rivelarlo sono i primi dati diffusi questa mattina a Prognosfruit, l’appuntamento annuale in cui si delineano le prime previsioni produttive di mele e pere in Europa, che quest’anno si tiene a Varsavia, a cui hanno partecipato oltre trecento delegati provenienti da tutto il vecchio continente.

Secondo le tabelle presentata da Wapa, World Apple and Pear Association, per quest’anno è prevista una produzione europea di mele pari a 12,6 milioni di tonnellate, record produttivo, superando i 12,3 milioni di tons del 2015. Un pieno recupero rispetto allo scorso anno (+36%), in cui si erano registrati gravi problemi climatici. Tuttavia l’aumento rispetto alla media produttiva 2014-2016 – che rimane il migliore termine di paragone rispetto all’anomalo 2017 – è limitato ad un +3%.

 

Come sottolinea Assomela, per i Paesi colpiti pesantemente dalle gelate primaverili dello scorso anno c’è un riallineamento della produzione con quella media del triennio 2014-2016. L’Italia torna su livelli medi, dopo la batosta del 2017 in cui si era fermata a 1,7 milioni di tons. Quest’anno invece è prevista una produzione di 2,2 milioni di tonnellate, in linea con il 2014-2016.

All’estero spicca la produzione record della Polonia che tocca 4,4 milioni di tonnellate contro i 2,8 milioni del 2017 e i 4 milioni del 2016, segnando +14% rispetto alla media 2014-2016. Rispetto alla media del triennio 2014-2016, come ricorda sempre Assomela, arretrano la Francia (1,5 milioni di tons, -3%), la Germania (990 mila tons, -5%), il Portogallo (-7%), la Spagna (-4%), il Belgio (-22%) e l’Olanda (-23%), quest’ultima già segnata da una significativa siccità. L’Austria torna ad un raccolto normale, così come Croazia ed Ungheria.

Con una primavera con temperature favorevoli e poche piogge, la fioritura è stata in generale molto buona. Alcuni Paesi del centro e nord Europa sono stati colpiti da una siccità prolungata a cui solo le aziende dotate di moderni impianti di irrigazione hanno potuto parzialmente sopperire. La grandine, che pure aveva colpito ampie zone lo scorso anno, non sembra invece aver provocato particolari danni, per cui la quantità di frutti destinati alla trasformazione rientrerà ad un livello “fisiologico”.

Visto il clima particolarmente caldo in alcune aree d’Europa, il calibro medio in diversi Paesi è tendenzialmente inferiore alla media.

 

Per quanto riguarda le varietà in Europa la Gala dovrebbe raggiungere il record di produzione con 1,45 milioni di tonnellate, così come la Red Delicious con quasi 700 mila tons. Abbastanza stabile è la produzione di Fuji mentre rispetto alla media del triennio 2014-2016 cala la Golden Delicious, per la quale, se si esclude lo scorso anno, ci si aspetta una produzione tra le più basse di sempre. Si conferma la crescita costante delle “nuove varietà”, che avanzano velocemente e si assestano per il 2018 a 307 mila tonnellate. Aumenta la produzione anche dei gruppi Pinova e Cripps Pink mentre la Granny Smith torna a livelli di produzione pre-2017.

(fonte: Wapa, Assomela)

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