VANNO ALLA RICERCA DEI SEMI PERDUTI: “VARIETÀ DIMENTICATE RICHIESTE ANCHE DA CHEF STELLATI”

Il concetto è un po’ quello del copy-left (l’anti copy-right sviluppato dai promotori della ‘sharing-culture’) applicato, però, alla commercializzazione delle varietà orticole antiche che ormai sono di dominio pubblico. La filosofia è quella di creare una sorta di elemento di rottura contro il ‘colonialismo globale dell’agricoltura’ da parte delle multinazionali sementiere e delle major dei fitofarmaci per ritrovare le vecchie cultivar e uscire dal solco commerciale dell’industria su larga scala. Sul fronte produttivo si parla di prodotti che vanno oltre il bio perché è stato eliminato ogni trattamento in campo e quasi azzerato l’input acqua.

È la nuova filosofia di ‘Agri-cultura’ sviluppata cinque anni fa da Angelo Giordano e Valerio Tanzarella (nella foto di apertura, rispettivamente, a sinistra e destra) un agronomo e un avvocato, due amici di infanzia di Ceglie Messapica nel brindisino in Puglia. Dopo percorsi professionali completamente diversi, si sono ritrovati per fondare la Ex Terra srl, una sorta di azienda indie-breeder (fa prevalentemente test in campo e consulenza) focalizzata sul recupero e il miglioramento di vecchie varietà dimenticate dal mercato.

La loro idea è piaciuta così tanto che ha presto coinvolto molti “seed saver” provenienti da tutta Italia che anche quest’anno, per il quinto anno consecutivo, si riuniranno il 23 settembre a Ceglie Messapica per la ‘Giornata dello scambio dei semi’ ideata dai due.

“Abbiamo iniziato circa cinque anni fa – ci spiega – con l’inaugurazione di un orto-catalogo di appena un ettaro. In cinque anni abbiamo già recuperato 1.500 varietà di pomodori, alcuni anche da industria, un centinaio di varietà di fagioli ed altrettanti di patate e poi anche cipolle, brassicacee, rape, cavoli, cavolfiori. Insomma ci siamo concentrati sulle orticole a ciclo breve di modo che, se ci sono produttori interessati all’impianto, possano partire in meno di due anni dopo un adeguato trattamento del suolo, specie se esaurito da colture intensive”.

La ripresa del terreno è il primo passo per potere arrivare alla qualità ricercata da Ex Terra con una tecnica che abbatte ogni trattamento e di fatto resetta l’uso dell’acqua.

“In questo modo – continua Giordano – abbiamo ottenuto, ad esempio, pomodori con proprietà organolettiche e nutraceutiche fuori dal comune arrivando a spuntare, sul mercato, fino a 14 euro al chilo, anche per quello da industria. Uno scarto interessante rispetto ai pochi centesimi attualmente liquidati al produttore”.

Sarebbe una bella svolta per i produttori che, da anni, ormai denunciano continue riduzioni dei margini e l’insostenibilità economica crescente di questa coltura.

“Il nostro target, ad esempio, per il pomodoro trasformato – precisa Tanzarella – è il canale distributivo dei ristoranti stellati dai quali abbiamo avuto feedback molto interessanti ma pensiamo anche all’export verso mercati come quello cinese che hanno una classe benestante molto numerosa. Se anche l’un per cento dei cinesi richiedesse i nostri prodotti ultra premium, tutta la Puglia non riuscirebbe a soddisfare la domanda. Basterebbe soddisfare anche solo il 10% di quel target”.

Tra le chicche recuperate da Ex Terra c’è il pomodoro (letteralmente) dorato, quello nero J&L select blue che viene dal Centro-America o ancora i fagioli orca.

“La resa delle piante – precisa Giordano – è ridotta della metà ma viene più che ripagata dal prezzo derivato dalla qualità ottenuta, dall’abbattimento degli input e dall’assenza di trattamenti”.

I passi successivi nei prossimi tre anni, saranno quelli di aprire un’azienda agricola (“pensiamo a circa 8 ettari già individuati nella zona di Ostuni”, dice Tanzarella), creare un marchio ombrello che evidenzi la filosofia del progetto, continuare con il recupero e il miglioramento varietale delle specie e sviluppare un mercato, magari a ‘km 0’ , implementando la rete di produttori che comprano le loro piantine che attualmente è composta da una decina di aziende ma che già nell’immediato potrebbe allargarsi ad altri venti interessati.

Mariangela Latella

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