RAPPORTO COOP, GLI ITALIANI VOGLIONO SEMPRE PIÙ CIBO “READY TO EAT”, VOLA IL FOOD DELIVERY

Il trend del momento è il “ready to eat”, che registra un +6% con l’e-food che rappresenta sempre più un’alternativa diffusa tra gli italiani. Solo nei primi tre mesi del 2018, 3,5 milioni di italiani (+80% sul 2017) sono ricorsi al food delivery, mentre gli acquisti alimentari online registrano un balzo in avanti del +34% nei primi sei mesi dell’anno. È quanto emerge dall’ultimo Rapporto Coop sui consumi, su cui Winenews ha realizzato un approfondito articolo, riportando i principali dati dello studio redatto dall’Ufficio Studi di Ancc-Coop.

Il “made in Italy” tira ancora moltissimo: i consumatori italiani vogliono prodotti nazionali. Il marchio “100% italiano” sulle varie tipologie di prodotti segna un +3% della merce prodotta in Italia e un +9% nelle vendite.

I consumatori italiani negli acquisti privilegiano l’ortofrutta, con un sensibile aumento per quella confezionata, che a volume segna +8,6%

Inarrestabile la crescita del biologico, con numeri a doppia cifra. Il 19% della popolazione si dichiara biosalutista.

Ma anche tra i veg, altro trend che sembrava dominante, compaiono i primi pentiti (il 9,7% dichiara di averci rinunciato), come sottolinea Winenews. Anche quanto a coscienza verde, invece, gli italiani non sono secondi a nessuno. Nove italiani su 10 ritengono che vivere in un ambiente salubre è condizione fondamentale per un’elevata qualità della vita (83% in Francia, 72% in Germania). E nel carrello i prodotti ecologici e responsabili hanno raggiunto nel primo semestre 2018 quota 2 miliardi di euro nelle vendite (contro i 3,6 mld di tutto il 2017).Più in generale, nel carrello della spesa crescono i consumi dei più abbienti (+2,8%), del Nord e del Sud (+1%), delle famiglie con figli (+2%), vanno in negativo gli acquisti food dei più poveri (-4%), e degli under 35 (-7%). Cresce ancora l’incidenza delle vendite dei prodotti premium di quasi un punto percentuale e le vendite del discount (la quota di mercato è balzata dal 10% al 26% nel volgere degli ultimi dieci anni).

Preoccupa il dato generale sui consumi: nel 2017 l’Italia resta il fanalino di coda in Europa con una riduzione dei consumi delle famiglie sul 2010 di oltre il 2% (a fronte di un solido +12,7% tedesco, di un +10,2% francese e di una sostanziale stabilità spagnola a 0,1%). E anche nell’ultimo anno il dato italiano (+0,7%) è il più basso tra le grandi economie europee

“Stiamo vivendo una fase di grandi tensioni in ambito sociale ed economico. La crescita si è quasi fermata e i consumi reali del primo semestre sono in calo (gdo montante ad agosto -0,8%) – spiega Marco Pedroni (nella foto), Presidente Coop Italia – l’incertezza e il malessere riguardano una parte sempre più consistente della società. Se guardiamo al mercato della grande distribuzione in Italia è evidente che è uno dei più complessi d’Europa, non solo perché cresce di meno ed è il più affollato, ma anche perché è sottoposto a oscillazioni anche repentine dei comportamenti dei consumatori. La nostra sfida è quella di offrire un cibo buono e sicuro per tutti i consumatori, accessibile anche alle fasce più deboli, etico e trasparente. Lavoriamo quotidianamente su questi ambiti facendo sì che i nostri prodotti a marchio (festeggeremo i 70 anni con una mostra/evento in Triennale a Milano a partire dal prossimo novembre) raggiungano a quantità oltre un terzo delle nostre vendite entro fine anno. Inoltre puntiamo a chiudere il 2018 con vendite complessive in linea con quelle del 2017, dopo un primo trimestre in cui avevamo registrato un rallentamento. Al Governo chiediamo di evitare l’aumento dell’Iva in particolare sui generi alimentari, una misura ingiusta per le famiglie e disastrosa per i consumi”.

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