IRAN, VOLUMI DI MELE IN CALO DEL 30%

Le ultime previsioni dicono che le mele saranno in calo del 30% per la campagna iraniana 2018/2019 con aspettative di volumi non superiori ai 2,6 milioni di tonnellate.

“Anche se ci aspettiamo una riduzione significativa delle rese produttive – ha spiegato Mojtaba Shadlou, membro dell’unione italiana dei frutticultori – non avremo problemi a soddisfare le richieste del mercato domestico, che riguarda un fabbisogno complessivo di 1,5 milioni di tonnellate, e neanche quelle dell’export a cui saranno destinati i volumi rimanenti”.

È quanto riferisce una nota dell’Ice di Teheran che riporta la notizia diffusa dalla locale Mehr News Agency.

“Dopo il boom produttivo dell’anno scorso – continua Shadlou – che ha determinato una saturazione del mercato con quasi 4 milioni di tonnellate di prodotto in circolazione e conseguente mancanza di redditività per i produttori, quest’anno ci si aspetta un rientro dei parametri”.

Nella passata campagna, circa 800mila tonnellate sono state esportate verso le piazze mediorientali dell’Iraq, del Kurdistan, Pakistan e Turchia, oltre che verso i Paesi europei contro le 600mila tons dell’anno precedente.

Secondo i dati del Dipartimento Agroalimentare dell’Onu, l’Iran è il nono produttore mondiale di mele (con 250mila ettari di frutteti) dietro Cina, Stati Uniti, Polonia, India, Turchia, Italia, Cile e Russia. Mentre sul fronte dell’export raggiunge il nono posto, nel ranking mondiale, in termini di volumi ed il 14° in termini di valore con quote di mercato, rispettivamente, dell’1,87% e del 4,05%.

Mariangela Latella

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