La prossima sigla di un accordo con il Mercabarna, la promozione di una fiera bio nei padiglioni romani e la prossima apertura di una sezione biologica dentro il Centro Agroalimentare sono gli obiettivi del piano triennale del Car di Roma.
Ce ne parla Fabio Massimo Pallottini (nella foto), direttore del Car di Roma e presidente di Italmercati, che abbiamo intercettato nel corso di Fruit Attraction a Madrid, che ci anticipa anche, nella sua qualità di presidente di Italmercati, l’evento istituzionale del 6 novembre prossimo a Bruxelles, quando la rete europea dei Mercati, presenterà alle istituzioni europee, un emendamento alla Pac per introdurre anche la voce ‘Centri Agroalimentari’ tra gli operatori di rilievo sia sul fronte della commercializzazione che della logistica, nelle politiche europee.
Presidente, in cosa consiste la novità dell’accordo con il Mercabarna?
“Non si tratta ancora di un accordo, perché non lo abbiamo già siglato. A Fruit Attraction ho incontrato il mio omologo di Barcellona per individuare le linee di un accordo che firmeremo e che puntano sostanzialmente a favorire gli scambi commerciali tra i due mercati anche prevedendo mission di operatori romani a Barcellona e viceversa”.
In che direzione state lavorando?
“Dobbiamo mettere a regime gli scambi commerciali, già piuttosto fluidi, tra le rispettive realtà anche prevedendo un acquisto reciproco di spazi. Stiamo, parallelamente, lavorando anche per omogeneizzare l’organizzazione interna”.
In che senso?
“Sul fronte degli orari di lavoro, ad esempio, oppure sul fronte dell’innovazione. Fra i temi caldi anche la previsione di creare entrambi delle piattaforme bio. Un tema molto caro a Barcellona e che anche il Car sto portando avanti su più fronti”.
Quali?
“Innanzitutto la creazione di una piattaforma esclusivamente dedicata ai prodotti bio è prevista nella pianificazione finanziaria triennale del Car 2018-2020. In secondo luogo ho proposto alla Fiera di Roma di lanciare un evento italiano dedicato al biologico anche alla luce della sua crescente importanza sul mercato nazionale e internazionale”.
E che feedback ha avuto?
“Loro sono molto interessati, ma per far partire il progetto occorre che si attivino anche come di ente organizzatore”.
Quali sono gli altri temi dell’accordo con il Mercabarna?
“Stiamo lavorando anche per implementare gli sviluppi via mare tra le due piattaforme attraverso collegamenti diretti da Civitavecchia al porto di Barcellona. Le due autorità portuali entreranno nell’accordo con l’obiettivo di incrementare il traffico marittimo”.
E per quanto riguarda l’iniziativa del 6 novembre a Bruxelles?
“E’ organizzata da Italmercati e dalle varie associazioni europee rappresentative dei centri agro-alimentari di Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Germania, Polonia e Belgio. Presenteremo al Parlamento europeo, in un incontro al quale parteciperà anche il vicepresidente della commissione Agricoltura, Paolo De Castro, e alcuni parlamentari italiani, un emendamento alla Pac attualmente in discussione. Si tratta del passo successivo al manifesto sottoscritto qualche mese fa a Parigi in cui i centri agro-alimentari europei chiedono all’Unione di essere riconosciuti come player importante sia per la commercializzazione che per la logistica, all’interno delle varie filiere agroalimentari. Fino adesso la Pac non ci accorda alcun tipo di riconoscimento contrariamente alla reale funzione che quotidianamente svolgiamo. Il nostro obiettivo è rafforzare il nostro ruolo”.
I cinesi stanno investendo molto in Europa, soprattutto nei Paesi dell’area mediterranea. Siete interessati ad avere investitori cinesi soprattutto nei vostri progetti legati alla movimentazione internazionale delle merci?
“Sarebbe interessante anche se la principale difficoltà di lavorare con la Cina è quella di riuscire a trovare il soggetto giusto con cui parlare. Lo dico alla luce dell’esperienza già fatta allorquando abbiamo siglato l’accordo con in centri-agroalimentari cinesi”.
Mariangela Latella
