Il gruppo Rivoira lancia un innovativo progetto sulle mele. Un lavoro di tre anni, rimasto finora top secret, in collaborazione con i partner Ifo basato su un programma varietale con tre selezioni di mele di origine brasiliana, contraddistinte su un gusto particolarmente dolce.
“Deteniamo i diritti a livello mondiale di tre varietà che hanno delle caratteristiche uniche in termini generali e con un sapore ultra dolce, con l’incredibile innovazione di avere una polpa “light” a bassa densità, ultra croccante, che genera una vera e propria esplosione di succo in bocca”, spiega Marco Rivoira, amministratore dell’omonima azienda piemontese.
Le tre varietà maturano in epoche diverse: la prima attorno al 20 agosto, la seconda nella prima settimana di ottobre, la terza il 20 ottobre. Le tre tipologie garantiscono lunga shelf life e presenza sul mercato per dodici mesi all’anno.
“Tutte con un minimo comune denominatore: un gusto extra dolce ed una polpa a dir poco unica”, assicura l’imprenditore cuneese.
“Il progetto – continua Rivoira – si prefigge di creare un brand internazionale che rappresenti un segmento, un gusto e non più la singola varietà. Saranno presenti sei partner di livello mondiale.
Ci saranno forti investimenti sulla comunicazione al prodotto, portando una notevole semplificazione al sistema, associando un marchio specifico al segmento, facilitando la comunicazione per tutta la filiera e puntando dritto ai gusti del consumatore”, sottolinea Rivoira.
“Semplicemente il supermercato esponendo e commercializzando questo marchio – sostiene il manager – non dovrà più preoccuparsi di vendere il segmento “gusto dolce” dedicando uno spazio minimo nel punto vendita indipendentemente dalla varietà in esposizione”.
Noi crediamo fortemente nel progetto e, proprio per la semplificazione offerta alla grande distribuzione Europea, questo programma ci permetterà di essere appetibili sui mercarti asiatici del futuro dove vivono 4 miliardi di persone che adorano esclusivamente un prodotto privo di acidità, con forte connotazione estetica”.
Rivoira precisa come sia stato messo a punto un vero e proprio piano di espansione, con la preparazione del materiale vivaistico, che permetterà di realizzare i primi impianti commerciali dal 2021 e il primo raccolto dalla stagione 2022-23.

Marco Rivoira
La nuova avventura vedrà coinvolte numerose aziende e partners abituali della famiglia Rivoira in Europa, Stati Uniti, Nuova Zelanda, Cile ed Australia e vedrà Robilant Associati come sviluppatore del brand commerciale e della piattaforma marketing.
“Negli ultimi anni abbiamo riflettuto molto sul boom di tante nuove varietà nel settore delle mele”, commenta Rivoira. “Il nostro gruppo è stato uno dei precursori delle varietà a club, ma il trend che il settore ha preso negli ultimi anni sul tema sta creando un involuzione di sistema che ad oggi non è più sostenibile. Siamo arrivati al punto che ogni azienda ha le proprie varietà cosiddette “speciali, a club” (senza che lo siano veramente), dove manca un progetto serio alle spalle ed un piano marketing adeguato a supporto del prodotto e della marca. Per questi motivi – insiste Rivoira – abbiamo iniziato a porci parecchie domande e valutare quello che è veramente importante per il consumatore e per le grandi catene della gdo. La nostra nuova idea nasce proprio sulla base di queste esigenze. Un nuovo prodotto, che deve essere a priori eccezionale in termini qualitativi e gustativi, che possa definire un segmento ed un gusto, andando a far leva sul desiderio del consumatore medio che ha poche conoscenze specifiche del settore e delle varietà di mele”.
Perché – ricorda Rivoira – il consumatore acquista prodotti frutticoli sulla base di tre semplici regole e classificazioni: acido, prodotto con forte acidità percepito come rinfrescante; bilanciato, prodotto per un consumo adulto dove dolce ed acidità hanno un perfetto mix di complessità; dolce, prodotto privo di acidità per un consumo semplice, particolarmente indicato ai bambini e alle giovani generazioni”.
“Il gruppo Rivoira”, conferma l’imprenditore piemontese, “ha deciso di dedicarsi proprio a quest’ultimo, con un’altra caratteristica fondamentale richiesta dal consumatore medio; una polpa cosiddetta light, a bassa densità, dove si possa riscontrare un perfetto connubio di croccantezza ed estrema succosità. È un progetto in cui noi crediamo moltissimo”.