UVA, PEVIANI CREDE NELLA SEEDLESS BIANCA TARDIVA AUTUMN CRISP: “PRIMO RACCOLTO POSITIVO, VARIETÀ PROMETTENTE”

Importante test commerciale di Peviani Spa per la Autumn Crisp, la varietà tardiva di uva bianca senza semi lanciata dalla società statunitense di breeding SunWorld cinque anni fa e piantata in California e successivamente in Sud Africa e Australia. La varietà è finalmente arrivata in Europa e nelle aziende agricole Peviani c’è stato il primo raccolto. Al progetto aderiscono 6 aziende italiane e due spagnole ma quest’anno solo Peviani e le murciane El Ciruelo e Moyca hanno avuto quantità sufficienti per avviarla sul mercato.

“È una varietà che promette molto bene – ci spiega Luigi Gino Peviani, presidente del Gruppo – ma anche perché va a coprire una finestra di mercato molto importante che è quella dei mesi di ottobre e novembre. Un periodo cruciale perché coincide con la fase di transizione verso le forniture dall’emisfero sud. I risultati di questo primo test sono stati soddisfacenti, la varietà ha confermato le sue caratteristiche, la dimensione della bacca, la croccantezza sorprendente della polpa, la succosità, il brix, la shelf life e abbiamo spedito per cinque settimane quantità rappresentative verso Inghilterra, Scandinavia e Italia ricevendo ottimi consensi da parte della clientela”.

Luigi Gino Peviani

Le prospettive di crescita sono importanti e “già l’anno prossimo potremo coprire otto settimane e le nostre superfici molto superiori rispetto a quest’anno. Sicuramente anche gli altri licenziatari stanno investendo in questa varietà ed è di buon auspicio, non vedo problemi di quantità, perché nel periodo autunnale tutta l’Europa ha bisogno di uva bianca seedless europea di qualità ed anche diversi mercati extra europei sono interessati, quindi l’Italia potrebbe tornare a crescere in questo comparto. Quest’anno, per il cattivo tempo, abbiamo preferito ultimare la raccolta a metà ottobre”, spiega Peviani.

“Se l’Autumn Crisp esprimerà buona qualità con continuità e saprà convivere con le avversità climatiche che ci affliggono con una certa frequenza – continua Peviani – la diffonderemo sul mercato domestico dove le vendite di seedless registrano un aumento delle vendite a doppia cifra e  sui mercati di export di riferimento come l’Inghilterra, la Scandinavia, l’Europa Occidentale, l’Olanda, la Svizzera. Il comparto uva da tavola è molto interessante, fare le scelte giuste sarà fondamentale per creare nuove opportunità di consumo, le quali sono destinate certamente a crescere”.

Mariangela Latella

 

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