ASPARAGI, BAGIONI: “PRONTA AL TEST UNA SUPER MACCHINA RACCOGLITRICE”

Potrebbe vedere la luce già nella prossima primavera la prima raccoglitrice di asparagi verdi in grado di tagliare un getto al secondo. La macchina, attualmente allo studio e non ancora brevettata, sarà testata dall’azienda forlivese Bagioni Alfiero snc, leader nella produzione di macchine agevolatrici per la raccolta di asparagi verdi che, peraltro, a settembre, ha lanciato la prima agevolatrice con batteria al litio incorporata. Un importante passo avanti nell’approvvigionamento energetico di queste macchine.

“Qualche anno fa – ci spiega il titolare, Aurenzo Bagioni – avevamo brevettato un primo prototipo di macchina raccoglitrice di asparagi verdi. Si chiamava Green Rabbit ma non ha avuto successo commerciale perché era lenta. Raccoglieva un asparago ogni sedici secondi ossia 10 kg l’ora contro i 40 l’ora della raccolta di un operaio generico, che mediamente viene pagato 5 euro l’ora in Ue”.

Negli anni ci hanno provato in tanti, francesi, olandesi, tedeschi, a creare una raccoglitrice veloce che avrebbe rivoluzionato il mercato dell’asparago, ma ad oggi nessuno è riuscito ad arrivare alla soglia di 1 asparago al secondo che è considerato il limite minimo economicamente conveniente per giustificare una spesa di circa 60-70mila euro per una macchina raccoglitrice.

“Il principale problema tecnologico – continua Bagioni – che ha rallentato i modelli attualmente in circolazione, è un caricatore che opera su due assi, una per la selezione e una per la raccolta. Con tutti questi movimenti e quindi tutta questa creazione di forza di inerzia, non si è riusciti a andare al di sotto di un pezzo ogni 10 secondi che comunque è ancora tanto. Sicché nel nostro laboratorio di ricerca interno, abbiamo pensato di cambiare completamente l’impostazione della macchina”.

Uno dei rischi per tutto il mercato europeo di asparagi, è che la veloce automatizzazione della raccolta potrebbe fare andare giù i prezzi di una coltura che oggi è piuttosto redditizia anche se non riesce comunque a collocarsi su fasce di prezzi superiori a quelle imposte dal prodotto importato dal Sud-America, in particolare Perù, che complessivamente si colloca sul mercato a 3,7-3,8 euro al chilo.

Intanto Bagioni ha appena lanciato, lo scorso settembre, la prima agevolatrice per la raccolta dell’asparago verde, dotata di batteria al Litio.

“Il problema dell’approvvigionamento energetico di queste macchine – conclude Bagioni – è determinante. Un’agevolatrice tradizionale per garantirsi l’autonomia di una giornata lavorativa, deve portarsi dietro una batteria di 150 kg che ha una vita commerciale di circa 5 anni. Con le batterie al Litio cambia tutto perché sono molto più leggere, pesano circa 20 kg, e durano 5 anni”.

Mariangela Latella

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