GROSSISTI EUROPEI, IL MANIFESTO È REALTÀ: “RILANCIAMO IL COMPARTO”

Ieri al Parlamento Europeo di Bruxelles è stato presentato il Manifesto dei Grossisti Ortofrutticoli Europei, firmato da Fedagromercati e dalle associazioni di categoria spagnola (COEMFE) e francese (UNCGFL), con il supporto della Delegazione di Confcommercio presso l’Ue e la partecipazione del gruppo Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D) e del Partito Popolare Europeo (PPE).

La tavola rotonda è stata aperta dall’On. Salvatore Cicu, Membro della Commissione per il commercio internazionale del Parlamento Europeo, che ha lodato l’iniziativa per la forte collaborazione fra gli stati coinvolti in questo progetto nel pieno spirito europeo per promuovere lo sviluppo delle piccole e medie imprese dell’ortofrutta europea. Iniziative come queste infatti rappresentano una buona pratica per tutti perché gli Stati dell’UE condividono problemi ed opportunità comuni che devono essere affrontati insieme con il sostegno delle istituzioni europee. L’evento è stato introdotto anche dall’On. Paolo De Castro, Vice Presidente della Commissione AGRI del Parlamento Europeo, che ha ribadito l’importanza dell’ingrosso, anche come alternativa alla GDO, soprattutto per questioni delicate come quella della direttiva UE contro le pratiche commerciali sleali, al voto proprio ieri (che si è risolto con l’ok della commissione AGRI) per tutelare gli anelli più deboli della filiera alimentare dal potere contrattuale della GDO.

Subito dopo è iniziato il panel di discussione, moderato da Lorenzo Robustelli, con l’intervento del Presidente di Fedagromercati, Valentino Di Pisa, che ha dichiarato come la giornata rappresenti una grande opportunità per la Federazione, per la prima volta di fronte alle istituzioni europee, e per la categoria degli operatori grossisti nel suo complesso, troppe volte in secondo piano rispetto al ruolo svolto nel sistema agroalimentare europeo.

Con questo documento Fedagro, con 26 associazioni territoriali, che rappresentano l’85% degli imprenditori dei principali Mercati all’ingrosso italiani, e circa 600 aziende associate, vuole rilanciare il ruolo di un settore all’interno del sistema ortofrutticolo europeo e valorizzare il comparto sia a livello nazionale sia europeo attraverso un processo di rinnovamento infrastrutturale e ristrutturazione di queste piattaforme logistico-distributive, che svolgono la funzione di anello di congiunzione fra tutti gli attori del comparto, ed attraverso l’ottimizzazione della filiera dei prodotti freschi che preveda una maggiore collaborazione fra tutti gli attori coinvolti, dalla produzione ai consumatori finali.

Un settore come quello dei Mercati all’ingrosso, che rappresenta in Italia 13 miliardi di fatturato totale, 4500 addetti ai lavori e 11 milioni di quintali di prodotti commercializzati, è di fondamentale importanza per i paesi membri ma anche per l’Unione Europea e per questo ha bisogno del giusto riconoscimento politico ed istituzionale.

Dopo il Presidente Di Pisa, è intervenuto il Presidente dell’organizzazione spagnola COEMFE, Andrés Suarez, che ha portato all’attenzione della platea l’importanza del settore anche in Spagna, come lo dimostra il supporto ed il coinvolgimento del governo nazionale nei confronti della categoria, ed il Presidente dell’unione francese UNCGFL, Christian Berthe, che ha evidenziato la profonda expertise professionale degli operatori grossisti, i quali non sono solo creatori di valore e promotori dei prodotti italiani, spagnoli e francesi nel mondo, ma anche garanti di qualità e del rispetto delle norme europee.

Il panel si è chiuso con gli interventi dell’eurodeputata Angélique Delahaye, Membro della Commissione ENVI del Parlamento Europeo, che ha ricordato l’importanza fondamentale del mondo dell’ingrosso per l’agroalimentare europeo e delle enormi potenzialità del comparto, e di Raimondo Serra, Vice Capo Unità G.2 “Vino, distillati e prodotti ortofrutticoli” della DG AGRI, Commissione Europea, il quale ha ribadito l’interesse di tutti in una filiera con una trasmissione del valore efficiente e coerente che coinvolga anche i Mercati attraverso gli strumenti previsti dalle normative europee e dalla PAC per far fronte alla GDO.

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