PORTO DI TRIESTE ANCORA IN VETTA, BOOM DEI CONTAINER E DEI TRENI

Un 2018 da record per il Porto di Trieste. Un anno caratterizzato da una costante crescita per l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale che ha competenza anche per Monfalcone. Due scali marittimi che insieme hanno registrato un movimento totale di merci di oltre 67 milioni di tonnellate, come ricorda in un articolo Il Messaggero.
Per l’esattezza, 62 milioni e 700 mila su Trieste e 4 milioni e 500 mila per la vicina Monfalcone. Risultato che costituisce appunto il nuovo record storico per il capoluogo, che si conferma così in assoluto primo scalo marittimo d’Italia per quanto riguarda i “volumi totali”, con un aumento del +1,20% sul 2017.

I container sono stati il settore con il più alto tasso di crescita, registrando la miglior performance a doppia cifra mai raggiunta dallo scalo giuliano: 725.500 TEU con un incremento del +18 % sul 2017, e +49% sul 2016. Inoltre, sommando la movimentazione dei container con i semirimorchi e le casse mobili (espressi in TEU equivalenti), nel corso del 2018 si è toccato quota 1.400.000 TEU equivalenti (+7,70%).
Lieve flessione per le rinfuse liquide (-1 % ) e per il comparto RO-RO, con 299.400 unità transitate, (-1%) dovuto in parte al crollo della Lira turca che ha fatto diminuire l’export da Istanbul. Ma numeri incoraggianti invece per il settore delle merci varie, che portano a segno un incremento del +7,30% sul 2017 e per il settore delle rifuse solide (+1,60%).

Zeno D’Agostino

“I dati restituiscono la fotografia di un porto che si conferma leader in Italia per il tonnellaggio totale – ha detto il Presidente di AdSP Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino – ma sempre meno dipendente dal petrolio. Nonostante la lieve flessione delle rinfuse liquide, infatti, continuiamo a crescere, segno che stiamo investendo anche su altri settori. Puntiamo a un porto multisettoriale che guarda sempre più allo sviluppo dell’intermodalità e all’innovazione”.
Ma il successo dello scalo marittimo giuliano si riflette soprattutto nel comparto ferroviario, asset trainante del porto di Trieste, che si conferma primo porto ferroviario del Paese. A chiusura 2018 è stato “sfiorato” il traguardo dei 10.000 treni, con un incremento del +12% sul 2017 e una previsione di crescita del 10% per l’anno in corso. La performance del trasporto su ferro va di pari passo con il tema della sostenibilità ambientale: basti pensare che i treni movimentati nell’anno appena concluso corrispondono a circa 210.000 camion tolti dalla strada.
“Il treno è il leader indiscusso della nostra crescita – ha sottolineato D’Agostino che è anche Presidente di Assoporti – e il porto di Trieste conferma nei numeri la scelta fatta a favore degli investimenti nelle infrastrutture ferroviarie che ammontano a 120 milioni in totale. Ripensare il sistema portuale mettendo al primo posto la ferrovia ha dato risultati importanti per i traffici e in termini di salvaguardia ambientale”.

(fonte: Il Messaggero)

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