COF: ENTRO MARZO A CATANIA PRIMO STABILIMENTO DI IV GAMMA

Entro marzo sarà inaugurato a Catania il primo stabilimento di IV Gamma dell’azienda calabrese COF SpA. Servirà a produrre IV Gamma per la private label siciliana di Conad, Crai e Gruppo Vegé e a coprire il mercato maltese che l’azienda ha iniziato a testare l’anno scorso e dove è già diventata leader di mercato.

Si tratta di una rivoluzione importante che cavalca il trend di crescita del fresh cut, anche al Sud, dove sono poche le aziende produttrici. Si introducono, inoltre, importanti novità nell’isola non solo dal punto di vista commerciale ma anche logistico e industriale per via del numero ridottissimo di operatori tra cui Alifresh ora diventato partner di COF.

“A marzo partiremo con i primi 1.200 mq  – spiega il presidente Francesco Barbieri – e saremo da subito in grado di fare qualcosa come 30-40mila confezioni al giorno. Ma quando lo stabilimento andrà a regime, tra due o tre anni, il perimetro complessivo sarà di 4 mila metri quadrati”.

Quello che COF SpA sta mettendo a punto è un piano di sviluppo triennale appena varato che prevede, già dal 2019, anche nuove importanti adesioni oltre che un piano commerciale in espansione prevalentemente sul mercato italiano e su Malta sia sul canale della private label che quello del marchio proprio, che si chiama: Ortomania.

“In un anno – sottolinea Barbieri – siamo diventati leader di mercato e ci sono ulteriori prospettive di crescita. Per supportare il piano di sviluppo aziendale prevediamo di incrementare le superfici della nostra OP, la Ortomania (oggi sono circa 100 ettari tra Abruzzo, Calabria, Piana del Sele, Puglia e Sicilia), del 20% nei tre anni. Sono previsti investimenti in nuove serre ma anche nuove importanti adesioni”.

Intanto, sull’andamento della campagna in corso, caratterizzata da un clima avverso e dalla mancanza di prodotto, Barbieri commenta: “Abbiamo avuto serie difficoltà perché la distribuzione non riesce a riconoscere i problemi della produzione. Tendono sempre ad abbassare i prezzi anziché normalizzarli e questo, per quanto riguarda tutto il settore della IV gamma, ha determinato in questa campagna, il fenomeno della caccia al trasformatore che remunera di più i produttori. Il problema ci ha toccato relativamente perché gli ammanchi sono stati nell’ordine del 10% ma serve comunque a riflettere sull’andamento di questo settore sempre più vivace. Bisogna segnalare ai produttori che inseguono le remunerazioni occasionalmente più alte, che quando il mercato si ristabilizza, rischiano di rimanere da soli”.

Mariangela Latella

(fonte: FreshCutNews.it)

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