TAVOLO, SODDISFATTE ANCHE COPAGRI E CONFAGRICOLTURA

Sul Tavolo ortofrutticolo nazionale (leggi news 1 e 2) è intervenuta anche la Copagri, ricordando che tra le finalità del Tavolo ci sono il monitoraggio dell’andamento del mercato nazionale e internazionale del settore, l’individuazione di possibili criticità nei mercati e nelle politiche di settore, l’analisi dei rapporti di filiera e l’elaborazione di proposte per il superamento delle criticità e delle problematiche individuate e per l’aggiornamento e la revisione della Strategia nazionale di settore, anche in vista della riforma della PAC.

“Il Tavolo rappresenta un deciso e significativo passo avanti per il settore ortofrutticolo nazionale, poiché permette a tutti gli attori coinvolti di rappresentare le proprie posizioni, fornendo in tal modo un importante contributo utile a dare una visione prospettica al comparto e consentendo inoltre il confronto e la concertazione di obiettivi di medio-lungo periodo”, spiega la Confederazione produttori agricoli, che ha partecipato ai lavori.

“Durante la riunione, a carattere perlopiù interlocutorio, è stata approfondita, fra i diversi argomenti trattati, la questione delle barriere fitosanitarie che frenano l’export ortofrutticolo verso alcuni paesi extra UE e delle quali la Confederazione ha sollecitato la rimozione attraverso l’accelerazione dei negoziati con le autorità incaricate”, prosegue la Copagri.

“Il confronto si è poi spostato su alcune questioni legate alla sostenibilità, tema al centro di un progetto unitario che negli intenti dei promotori dovrà coinvolgere tutte le parti della filiera ortofrutticola, e sul catasto ortofrutticolo, che potrebbe rappresentare uno strumento fondamentale per la pianificazione strategica di tutto il comparto e per prevenire crisi di mercato, a patto che si evitino eccessivi oneri a carico delle imprese interessate”, conclude la Confederazione.

La posizione di Confagricoltura

Per Confagricoltura l’apertura di nuovi mercati di sbocco – tema assolutamente centrale per Confagricoltura – richiede l’eliminazione delle barriere fitosanitarie frapposte dai Paesi terzi. Abbiamo evidenziato che occorre, parallelamente, un impegno delle Istituzioni per la revisione dell’attuale sistema di importazione dell’UE che, essendo aperto, consente l’ingresso di numerose fitopatie.

“A questo proposito – ha sottolineato Confagricoltura – fortissima è stata la preoccupazione sulle intercettazioni di CBS (citrus black spot) negli agrumi provenienti dalla Tunisia, per i quali Confagricoltura aveva chiesto la sospensione delle importazioni. Positivo quindi il riscontro avuto ufficialmente dal Mipaaft della chiusura delle spedizioni. Tuttavia, parallelamente, occorre agire promuovendo le esportazioni di tutti i prodotti ortofrutticoli, rimuovendo gli altri ostacoli, a partire da quelli infrastrutturali, che ancora ostacolano l’export”.

Sul catasto ortofrutticolo, infine, sono state fornite alcune prime indicazioni di impostazione. “E’ un elemento strategico – ha concluso Confagricoltura –. Per questo auspichiamo che si arrivi presto alla istituzione di un sistema open data a disposizione degli operatori, con tutte le informazioni utili alla programmazione delle produzioni”.

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