LA RUSSIA BLOCCA LE IMPORTAZIONI DI MELE, PERE E PESCHE DALLA CINA

Dal 10 agosto, il Rosselkhoznadzor (autorità fitosanitaria della Federazione Russa), sospenderà l’importazione di pomacee e drupacee dalla Cina, in seguito al riscontro di prodotti infetti nelle forniture avvenute ripetutamente nei mesi scorsi.

“Il servizio federale di controllo veterinario e fitosanitario è stato costretto dal 10 agosto 2019 a sospendere l’importazione in Russia di pomacee e drupacee dalla Cina. Questa decisione è stata presa a causa della continua fornitura di prodotti vegetali di origine cinese contaminati”, si legge in un comunicato ufficiale. Lo ha riferito a Mosca l’ufficio stampa di Rosselkhoznadzor, secondo cui nel 2018-2019 sono stati identificati 48 casi di infezione.

Il Rosselkhoznadzor è l’autorità che comunicò il 7 agosto 2014 l’embargo russo all’ortofrutta europea e di altri Paesi. Tra pochi giorni saranno passati da allora 5 anni esatti e i danni per l’ortofrutta italiana sono stati, nel frattempo, enormi. La misura che ora sta per essere adottata nei confronti della Cina, che non rispetta certo regole fitosanitarie paragonabili a quelle adottate per le produzioni europee, ci dice che ad una auspicata da più parti fine dell’embargo non corrisponderebbe un mercato comunque chiuso perché saturato dall’export di altri Paesi.

La qualità europea avrebbe comunque un peso non indifferente nelle valutazioni delle autorità preposte ai controlli e nelle scelte del consumatore russo.

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