Superare il gap nelle infrastrutture e nei servizi, fare rete tra imprese per essere più competitivi, investire in formazione e innovazione con un occhio al Mediterraneo. Questi i punti chiave per il rilancio del Mezzogiorno secondo CIA-Agricoltori Italiani, illustrati il 30 luglio dal presidente nazionale Dino Scanavino al tavolo di confronto a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte e le parti sociali sul Piano per il Sud.
“C’è una questione strutturale che riguarda le regioni meridionali e che non è più accettabile nel 2019 – ha affermato Scanavino -. Bisogna agire su quelle criticità che finora non hanno permesso al Sud di sfruttare tutte le sue risorse agroalimentari, turistiche e culturali e misurarsi appieno sui mercati: prima di tutto la piccola dimensione delle aziende, penalizzate nella competizione internazionale e globalizzata, senza contare i ritardi enormi nell’ammodernamento delle infrastrutture fisiche e digitali. Soprattutto nei trasporti, è necessario un cambio di marcia per favorire lo spostamento delle merci fuori dall’Italia via mare e sfruttando le linee ferroviarie dell’alta velocità, creando finalmente una rete organica che agganci anche gli aeroporti”.
“Occorre – ha aggiunto Scanavino – dare centralità al Mezzogiorno nel quadro più ampio del Mediterraneo. Facendo da ponte per la creazione di un’area di produzione mediterranea che sappia misurarsi con le sfide legate a sviluppo agricolo, coesione sociale e sostenibilità ambientale”.