IPOTESI DICEMBRE PER ASIA FRUIT LOGISTICA MA GLI ESPOSITORI SONO CONTRARI

Ci sono dubbi sullo svolgimento di Asia Fruit Logistica nelle date prefissate del 4, 5 e 6 settembre prossimi a causa delle ripetute manifestazioni di protesta in corso da settimane a Hong Kong. Gli organizzatori hanno inviato la settimana scorsa una mail agli espositori chiedendo se volessero posticipare l’evento tra l’11 e il 13 dicembre prossimi. Ne dà notizia questo pomeriggio la newsletter Asia di FreshPlaza ma da almeno venerdì scorso tra gli espositori italiani c’è dibattito sull’argomento. Nessuno infatti può prevedere se la tensione si allenterà o aumenterà nei prossimi giorni né se nella seconda metà di dicembre la crisi sarà superata. Intanto la maggior parte degli espositori ha acquistato i biglietti aerei, prenotato gli alberghi e organizzato ogni aspetto della permanenza a Hong Kong, come per esempio il calendario degli incontri d’affari. Meno imbarazzo tra i visitatori italiani, sempre più numerosi, della rassegna asiatica, anche se anche la maggior parte di costoro ha già acquistato il biglietto aereo e prenotato l’albergo.
Il posticipo di Asia Fruit Logistica per ora è stato solo avanzato come ipotesi, ma che questa ipotesi sia stata scritta in una mail ufficiale, la dice lunga sull’imbarazzo degli organizzatori. Quello che si teme tra due settimane è il crollo dei visitatori, compresi i cinesi.
Da un primo sondaggio tra gli espositori, risulta che la maggior parte siano contrari al posticipo, certamente per le ragioni in sintesi sopra descritte, anche se non sono pochi coloro che sono favorevoli allo svolgimento della fiera in dicembre. Gli organizzatori hanno fatto sapere che una decisione sarà presa domani, esattamente a due settimane dall’inaugurazione prevista per mercoledì 4 settembre. Su un gruppo di 13 espositori olandesi che hanno risposto al quesito 9 sono contrari al posticipo e 4 favorevoli. Il colosso del kiwi greco – l’azienda Zeus – è favorevole al posticipo, come riporta l’edizione Asia di FreshPlaza.
Tra gli italianiMassimo Ceradini si è così espresso: “Non ho dubbi sulla mia presenza a Asia Fruit Logistica nei primi giorni di settembre. Sono presente come espositore da dieci anni e nel 2009 ero stato visitatore. La fiera mi è stata utile ad accrescere i mieti contatti in Asia e adesso intendo consolidarli”.
Insomma pare di capire che il posticipo sarà bocciato nonostante la tensione nella metropoli asiatica non diminuisca. Le proteste proseguono da undici settimane con cortei che hanno raggiunto le 800 mila persone (l’ultimo dei quali sabato scorso) e una clamorosa occupazione dell’aeroporto internazionale. La protesta era partita tra gli studenti universitari contro una proposta di legge sulla estradizione in Cina ma poi è sfociata in una più generale richiesta di democrazia e autonomia da Pechino. 

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