BELLANOVA CONFERMA ALLA CAMERA: “NESSUNA RIDUZIONE ALLE AGEVOLAZIONI SUL GASOLIO AGRICOLO”

“Lo dico con chiarezza: le agevolazioni fiscali sul gasolio agricolo non subiranno alcun ridimensionamento, in particolare in una fase di rincaro del prezzo del petrolio. E, più in generale, credo che ogni riduzione lineare delle agevolazioni vada evitata a favore di un’analisi puntuali sugli interventi da mettere in campo”.
E ancora: “La sostenibilità deve essere ambientale, sociale e economica. Non vogliamo più burocrazia, ma più qualità della terra, dell’aria, dell’acqua. Sostenibilità, per noi, significa produrre cibi di alta qualità, nel pieno rispetto delle risorse naturali e delle condizioni di benessere animale”.
Così la Ministra all’Agricoltura Teresa Bellanova (nella foto) oggi alla Camera rispondendo a un Question time degli on. Gadda, Fregolent, Mor.
“Affrontare la crisi climatica in atto è una priorità assoluta per il Governo, in ogni sua componente, ha affermato la Ministra Bellanova. “Si tratta di una delle sfide più importanti a livello globale e il nostro faro devono essere gli impegni dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, come ribadito anche dal Presidente del Consiglio.
Per questo credo sia urgente avviare un lavoro di progettazione, condivisione, rinnovamento che veda coinvolte istituzioni, parti sociali, organizzazioni delle imprese. Anche l’agricoltura deve fare la sua parte, essere protagonista del cambiamento necessario. Proprio per l’importanza del tema, quindi, credo vadano studiate attentamente e condivise le scelte strategiche”.

La questione dazi

In merito ai dazi degli Usa sui prodotti agroalimentari esteri, compresi quelli italiani, la ministra del Mipaaf ha aggiunto in un commento su facebook: “Il parmigiano è una delle grandi eccellenze del Made in Italy, un formaggio meraviglioso, conosciuto e amato in tutto il mondo. Ma è anche uno dei tanti prodotti dell’agroalimentare italiano che rischia di essere gravemente danneggiato dai dazi che Donald Trump vuole imporre all’Europa. Non possiamo permettere che questo accada. Per questo ho scritto qualche giorno fa al Presidente del Consiglio per rafforzare la promozione del Made in Italy negli Stati Uniti. All’Unione Europea chiederò invece di intervenire per tutelare il reddito dei nostri produttori e quindi la qualità del nostro cibo. Forse Mr. Trump non ha mai assaggiato il parmigiano Made in Italy con l’uva: sano e buonissimo”.

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