SOCIAL FARMING PER GLI AGRUMI, AL VIA IL TERZO ATTO TRA BLOCKCHAIN E “TURISMO RELAZIONALE”

Formazione sull’applicazione della tecnologia blockchain alla filiera degli agrumi per valutarne vantaggi ed eventuali criticità, costruzione di itinerari di viaggio fra gli agrumeti siciliani nell’ottica del turismo relazionale integrato e della multifunzionalità dell’azienda agrumicola, approfondimenti sull’uso delle risorse idriche, confronto con operatori di altri Paesi mediterranei. Tra formazione ed esperienze sul campo, prende il via la terza edizione del Progetto “Social Farming – Agricoltura sociale per la filiera agrumicola siciliana”, realizzato dal Distretto Agrumi di Sicilia e Alta Scuola Arces con il contributo non condizionato di The Coca-Cola Foundation.

Le attività previste sono state presentate oggi a Palermo, nella sede del Consorzio il Tardivo di Ciaculli, che aderisce al Distretto Agrumi di Sicilia e commercializza il tipico mandarino palermitano che è anche presidio Slow Food.

L’edizione di Social Farming 3 prevede due corsi di formazione (“La blockchain per la filiera degli agrumi” e “Le Vie della Zagara”) rivolti a giovani, donne, soggetti svantaggiati sul mercato del lavoro, un seminario (“Uso delle risorse idriche in agrumicoltura”) aperto a tutti e una visita di studio in Tunisia riservata agli imprenditori della filiera. Per accedere ai corsi di formazione – totalmente gratuiti – i bandi di selezione sono pubblicati on line sul sito www.socialfarming.distrettoagrumidisicilia.it.

«Con questa nuova edizione di Social Farming – spiega Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia – proseguiamo nel percorso già avviato su più fronti. La formazione resta una priorità per la filiera agrumicola siciliana. Abbiamo voluto collegarla sia all’innovazione tecnologica, approfondendo la tecnologia blockchain per capire se davvero potrà essere utile per tracciare le nostre produzioni sino al consumo e quali criticità può presentare per le imprese della filiera, sia a progetti in corso come “Le Vie della Zagara” che da qualche anno portiamo avanti in collaborazione con l’associazione Gusto di Campagna o come il progetto “A.C.Q.U.A.” sull’uso delle risorse idriche, che stiamo realizzando con il Dicar dell’Università di Catania. In questa edizione di Social Farming, inoltre, abbiamo voluto creare un momento di confronto con una realtà agrumicola a noi vicina come quella tunisina, per gettare le basi di una eventuale futura cooperazione su temi di interesse reciproco e conoscere più da vicino quest’altra filiera produttiva dell’area mediterranea».

«Anche la terza edizione di Social Farming – aggiunge Giuseppe Rallo, direttore Alta Scuola ARCES – si inserisce nel solco della valorizzazione delle risorse reali della Sicilia, come la produzione agrumicola e il turismo relazionale integrato, entrambe leva di uno sviluppo sostenibile, centrato sulle produzioni e identità locali, capace non solo di attrarre attenzione ed interesse dall’esterno, come flussi turistici, ma anche di trattenere in loco forza lavoro e, quindi di contribuire a drenare l’esodo di tanti giovani siciliani costretti ad abbandonare la nostra isola. Social Farming 3 interpreta perfettamente quell’idea di sviluppo sostenibile e autocentrato della Sicilia che l’Alta Scuola ARCES coltiva ormai da molti anni attraverso attività di ricerca, formazione e applicazione nei settori del Turismo Relazionale Integrato, della Blue e Circular Economy anche con il supporto della Commissione Europea»

«Anno dopo anno The Coca-Cola Foundation ha assistito all’evoluzione di Social Farming: un progetto che, alla sua terza edizione, non si limita a consolidare quanto fatto finora nell’ambito della formazione, ma punta a rinnovarsi, offrendo nuovi spunti di riflessione e nuove occasioni di approfondimento e confronto», afferma Cristina Camilli, Responsabile Relazioni Istituzionali Coca-Cola Italia. «Attraverso il nostro sostegno a Social Farming – prosegue Camilli – desideriamo accompagnare il cambiamento di un progetto al quale teniamo particolarmente e che coinvolge l’intera filiera agrumicola; un settore per noi strategico, come dimostra la nuova Fanta Aranciata Rossa Zero Zuccheri Aggiunti con Succo di Arancia Rossa di Sicilia IGP, nata dalla collaborazione con il Distretto degli Agrumi».
Sono intervenuti anche il presidente del consorzio Il Tardivo di Ciaculli, Giovanni D’AgatiMarco Vitale, ceo di Foodchain, che ha illustrato un’ipotesi di applicazione pratica della blockchain alla filiera del mandarino tardivo di Ciaculli e Totò Cernigliaro della cooperativa sociale Solidaria, che ha invece spiegato un possibile itinerario turistico nell’area di produzione del mandarino palermitano, alla scoperta di luoghi e produzioni locali.

 

Il Progetto Social Farming 3 prevede:

CORSO DI FORMAZIONE “LA BLOCKCHAIN PER LA CATENA DEGLI AGRUMI”

Corso teorico/pratico sulla tecnologia “blockchain” (un passaporto digitale per l’agrumicoltura che certifica il ciclo produttivo) per tracciare le nostre produzioni di qualità e combattere concorrenza e contraffazioni. Il corso è realizzato con la collaborazione della Fondazione Quadrans che promuove la Quadrans Foodchain, una blockchain pubblica e open source.

Il corso avrà la durata di 80 ore di formazione teorica pratica finalizzata all’applicazione della blokchain alla filiera agrumicola e all’approfondimento di eventuali criticità.

Nell’ambito del corso sono previsti due seminari aperti alle imprese.

CORSO DI FORMAZIONE “LE VIE DELLA ZAGARA”

Corso teorico/pratico rivolto alla formazione di operatori di turismo relazionale nell’ambito del progetto di promozione territoriale “Le Vie della Zagara”, promosso da Distretto Agrumi di Sicilia e associazione Gusto di Campagna, in collaborazione con i Consorzi di tutela. I partecipanti, coinvolgendo le realtà del luogo, creeranno alcuni itinerari di viaggio nei territori coltivati ad agrumi, da promuovere e in futuro proporre a tour operator o a singoli viaggiatori.

Il corso avrà la durata di 200 ore di formazione teorica e pratica che culminerà nell’organizzazione di un “educational tour” rivolto a operatori media lungo l’itinerario realizzato nei territori delle produzioni agrumicole Dop, Igp e Biologiche.

SEMINARIO: USO DELLE RISORSE IDRICHE IN AGRUMICOLTURA

Workshop di approfondimento sull’utilizzo sostenibile delle risorse idriche in agrumicoltura, anche alla luce di altri progetti sullo stesso tema portati avanti dal Distretto Agrumi di Sicilia in questi anni (A.C.Q.U.A e N.C.W.R.). Obiettivo, diffondere le conoscenze raggiunte e suggerire ai produttori le best practices da seguire.

VISITA DI STUDIO IN TUNISIA

Rivolta agli imprenditori, agli stakeholder e ai tecnici della filiera agrumicola, è un’opportunità di connessione ad altre realtà produttive, con il nostro territorio come punto di partenza, per creare opportunità di cooperazione su temi specifici.

 

Nella foto di apertura: Federica Argentati, Giuseppe Rallo, Cristina Camilli

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