IL CARCIOFO ROMANESCO DEL LAZIO IGP IN VETRINA ALLO SPAZIO ITALY

É stato ufficialmente presentato al grande pubblico di Fruit Logistica, il nuovo progetto di promozione del Carciofo Romanesco del Lazio IGP. “L’Italia è il primo produttore di carciofi al mondo”, ha ricordato il presidente del CSO Italy Paolo Bruni in apertura dell’incontro tenutosi allo spazio eventi della collettiva “Italy – The Beauty of Quality” gestito in collaborazione con ICE. “É un prodotto – ha precisato Bruni – in grado di garantire al nostro Paese un elevato livello di distintività grazie alle sue diverse denominazioni che lo rendono particolarmente noto e apprezzato. Il Carciofo Romanesco del Lazio IGP prodotto nelle province di Viterbo, Roma e Latina inoltre si contraddistingue per il suo caratteristico sapore dovuto al particolare microclima della zona e al terreno ferroso sul quale nasce e cresce”.

Giovanni Ricci (al microfono nella foto di apertura), presidente della Cooperativa Agricola Agorà, che aderisce all’OP Agrinsieme e riunisce tra i suoi 64 soci alcuni tra i principali produttori di carciofi certificati, ha voluto sottolineare come il programma di promozione del Carciofo Romanesco del Lazio IGP comprenda una serie di attività di comunicazione in store e di valorizzazione del prodotto sia attraverso l’assistenza alle vendita sia grazie all’organizzazione di showcooking. “Si tratta – ha detto Ricci – di un progetto lungimirante che per raggiungere buoni risultati deve essere sostenuto da tutti gli attori della filiera, che devono a modo loro impegnarsi nel valorizzare al meglio le caratteristiche di questo carciofo speciale”.

Il responsabile ortofrutta di CONAD Gianmarco Guernelli, neo eletto Protagonista dell’Ortofrutta 2020, responsabile ortofrutta Italia di Conad, ha pure dato un contributo al’incontro: “Siamo una catena italiana che propone per il 90% prodotti italiani – ha sottolineato -. Ben vengano le denominazioni che valorizzano i prodotti, noi da sempre agiamo in prima linea con i nostri marchi premium per sostenerli e comunicarli al consumatore, ciò che si richiede alla produzione tuttavia è un certo livello di organizzazione per affrontare al meglio tutte le sfide a cui il mercato ci pone davanti”.

Si è detto d’accordo con Guernelli il presidente di Coldiretti Ettore Prandini: “Ci troviamo davanti ad una scelta obbligata – ha affermato – ovvero agire nel segno della sostenibilità, della distintività e della valorizzazione economica di tutti gli anelli della filiera. Dobbiamo fare sistema raccontando al consumatore il prodotto ed educandolo al gusto di certi sapori della Terra per non rischiare di allontanarli oltremodo”. “Fare sistema – ha precisato Prandini – significa anche essere uniti in Europa e combattere al fianco di chi ci rappresenta a Bruxelles con strategia e progettualità”.

Un invito chiaro e preciso che la Regione Lazio condivide e accoglie. “Siamo consapevoli dei vantaggi del creare sinergie. L’articolo 3.2 del PSR del Lazio mette insieme e garantisce priorità a due concetti per noi fondamentali, ovvero qualità del prodotto e valorizzazione attraverso la promozione”, ha dichiarato Omar Sarubbo, rappresentante dell’Assessorato all’Agricoltura del Lazio, concludendo i lavori.

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