TANTO DI CAPPELLINO, GLI SMOOTHIES INNOCENT A SOSTEGNO DEL VOLONTARIATO

Da un piccolo cappellino derivano grandi responsabilità. Dopo il successo della prima edizione italiana, anche quest’anno innocent, brand leader nella produzione di succhi di frutta freschi e smoothie in Europa, torna con Tanto di Cappellino, la catena solidale che unisce in un unico e altruistico progetto bisognosi, amanti della frutta, appassionati di lavoro a maglia e generosi di tutte le età. Il trait d’union è ancora una volta un filo di lana.

Piccole creazioni di lana che fanno una grande differenza

Anche quest’inverno innocent veste le bottigliette dei suoi smoothie di frutta 100% naturali con simpatici cappellini sferruzzati a mano da numerosi volontari con un cuore grande (e grandi gomitoli di lana). I cappellini non solo non fanno prendere freddo agli smoothie, ma aiutano anche migliaia di persone anziane a sentirsi meno sole.

Gli smoothie “vestiti” sono acquistabili nei reparti del fresco delle principali catene distributive, oltre che presso i punti vendita Starbucks, Panini Durini, Autogrill, Obicà o con un ordine online su Foorban.

Per ogni bottiglietta venduta con il suo cappellino innocent donerà 0,20 euro ad Auser, associazione di volontariato e di promozione sociale, impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani, migliorandone la qualità della vita e contrastando ogni forma di discriminazione ed esclusione nei loro confronti. Con il ricavato di Tanto di Cappellino Auser supporterà le persone anziane in difficoltà tramite servizi di assistenza alla persona, attività per scacciare la solitudine e gite sociali in compagnia. Una causa davvero buonissima.

I gusti degli smoothie tra cui scegliere per partecipare alla catena solidale sono ben cinque: fantastica fragola, li vuoi quei kiwi, mega mango, cocco a chi tocca e caro(ta) ti mango. Ad accomunarli è la ricetta semplice e naturale: un gustoso mix di polpa e succo di sola frutta, e nient’altro. Il prezzo consigliato di ogni bottiglietta da 250 ml presso le insegne della grande distribuzione è 2,50 euro.

A buono sferruzzator poche parole

Oltre ai coloratissimi copricapi in formato mignon, il bello di Tanto di Cappellino è che, anche una volta che gli scaffali si saranno svuotati, la catena solidale non si spezzerà e proprio tutti – knitter esperti e sferruzzatori alle prime armi – potranno portare avanti questo messaggio di altruismo, scendendo in prima linea per fare del bene a suon di punti, intrecci e pompon.

Recuperato un gomitolo di lana (o preso in prestito dal proprio gatto) e imbracciati i ferri del mestiere, bastano un po’ di fantasia e un pizzico di pazienza per creare il proprio cappellino in formato smoothie. Una volta pronto il mini copricapo, chi ci prende gusto (e la mano) può ovviamente rimettersi all’opera e confezionarne altri, magari ispirati ai colori dei diversi gusti di smoothie, per un cappellino ton sur ton. Très chic.

Lo step successivo è inviare le proprie creazioni a innocent, che si occuperà di vestire le bottigliette di smoothie, et voilà: si riparte con una pioggia di cappellini che porteranno un sorriso a migliaia di anziani in tutta Italia. A buono sferruzzator poche parole.

I cappellini homemade possono essere recapitati al seguente indirizzo:

innocent Italia

Bastioni di Porta Nuova 21

20121 Milano

“Grazie ai tantissimi generosi volontari che lo scorso anno hanno sferruzzato insieme a noi per realizzare migliaia di cappellini, la prima edizione italiana di Tanto di Cappellino è stata un successo e siamo certi che anche questo secondo atto non sarà da meno” commenta Edoardo Dall’Asta, Brand Manager di innocent per l’Italia. “La solidarietà è da sempre un ingrediente fondamentale nella ricetta di innocent e Tanto di Cappellino è la più celebre delle tante ‘buone’ iniziative che ogni anno mettiamo in campo per dare concretamente una mano ai meno fortunati. Siamo fieri di sostenere con questo progetto le importanti iniziative di Auser e regalare un sorriso a tanti anziani in difficoltà, ispirando quante più persone possibile a contribuire con un piccolo gesto di altruismo” conclude Dall’Asta.

“Abbiamo accolto il progetto di innocent con entusiasmo e due sono i motivi principali” afferma Ersilia Brambilla, Presidente di Auser Regionale Lombardia. “Il primo è che ci sembra molto giusto che i privati si avvicinino sempre di più al volontariato, specialmente in sostegno alle persone più fragili della società. La seconda ragione è che sferruzzare i mini cappellini è un’idea geniale: va molto oltre il marketing perché c’è impegno vero in ogni cappellino realizzato e perché crea occasioni di socializzazione, con un’impronta importante di intergenerazionalità. I nostri soci e i nostri volontari stanno sferruzzando in allegria e in due sedi Auser lombarde, dato l’interesse e il divertimento generati dal progetto, sono stati avviati corsi di maglia e uncinetto”.

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