IV GAMMA E ALTRI ORTAGGI, NUOVE PROVE IN CAMPO CON GLI SCHERMI ARRIGONI

Insalate di IV gamma, carciofi e altri ortaggi, da oggi hanno un alleato in più per crescere e svilupparsi al meglio durante tutto il loro ciclo vitale. Arrigoni, azienda leader a livello internazionale nella produzione di tessuti tecnici per l’agricoltura, ha presentato infatti nuove prove sull’efficacia degli schermi termoriflettenti PRISMA® e di BIORETE AIR PLUS® per questo tipo di colture.

Una nutrita platea di tecnici agronomi si è riunita la scorsa settimana a Battipaglia (Salerno), nel cuore della piana del Sele. In questo distretto, divenuto negli anni il vero polo europeo degli ortaggi di IV gamma con l’affermarsi di numerosissime aziende innovative, Arrigoni sta proponendo con successo le più avanzate soluzioni tecniche per produzioni sicure e di qualità. Tra queste, principale argomento della riunione è stata PRISMA®, la famiglia di schermi protettivi in colore bianco che garantisce il controllo della temperatura.

Giuseppe Netti, agronomo e membro del Team R&D di Arrigoni, ha spiegato ai colleghi presenti il meccanismo d’azione degli schermi termoriflettenti PRISMA®: “grazie agli speciali additivi LD-Light Diffusion formulati dal laboratorio Arrigoni e addizionati al filato in fase produttiva, la luce si diffonde in modo più uniforme attorno alla pianta, anche nelle parti più basse. La bandella in colore bianco di PRISMA® assicura inoltre l’abbassamento della temperatura senza ridurre il passaggio di luce nello spettro PAR (Photosynthetically Active Radiation). Questi effetti combinati, riducono enormemente i danni da scottature e migliorano la qualità e la quantità della produzione. La temperatura inferiore facilita inoltre il lavoro degli operatori”.

I sistemi ombreggianti utilizzati finora, come le reti in colore nero e simili, hanno dimostrato di operare “tagliando” proprio la radiazione utile, ma con scarsa riduzione della temperatura. Questo è spiegato dal fatto che colori diversi dal bianco assorbono infrarosso corto (calore) trasferito poi all’interno. Inoltre, a questi effetti si aggiunge che la luce filtrata in quel caso è diretta.

Per una protezione totale dagli insetti, Arrigoni propone oggi anche per le produzioni di IV gamma BIORETE AIR PLUS®, innovativi schermi antinsetto con monofilo di bassa denaratura (spessore) e alta resistenza, per una maggiore ventilazione e una produzione sicura. Diversi sono i vantaggi che assicura questa soluzione: migliore ventilazione con lo stesso livello di protezione, temperature ulteriormente ridotte all’interno delle serre, ridotta occorrenza di malattie crittogamiche, migliore sviluppo vegetale, migliori qualità e proprietà sensoriali della produzione.

La riunione di Battipaglia è stata anche l’occasione per presentare gli esiti molto positivi dei test in campo condotti recentemente presso la società agricola Vitrosele srl, in provincia di Salerno, specializzata nello sviluppo di produzioni orticole, in particolare del carciofo. Il desiderio di innovazione di questa azienda ha promosso lo sviluppo, al suo interno, di un laboratorio di ricerca per il miglioramento genetico e la micropropagazione, di un vivaio per l’ambientamento e lo sviluppo delle piantine, oltre che di vari campi prova e serre attrezzate. Il contesto ideale, quindi, per mettere alla prova i sistemi di protezione Arrigoni a impatto ambientale zero.

La testimonianza arriva dalla Dott.ssa Antonietta Boffa, responsabile tecnico di produzione della Vitrosele, direttamente impegnata nelle fasi di allevamento e accrescimento delle piantine di carciofo micropropagate in vitro.

“La luce è una componente molto importante nella nostra attività – spiega – ma essa deve essere omogenea in tutti i periodi dell’anno e, nei mesi più caldi, dobbiamo riuscire a controllare il caldo eccessivo che si forma nelle serre. Da quando abbiamo adottato gli schermi termoriflettenti PRISMA® di Arrigoni, abbiamo notato non solo un abbassamento delle temperature rispetto alle soluzioni precedentemente installate, ma anche un sensibile miglioramento vegetativo della pianta, grazie appunto all’illuminazione più equilibrata data da questi particolari schermi. In seguito a questa esperienza positiva, abbiamo ritenuto opportuno adottare tale soluzione anche su tre nuovi ettari di vivaio”.

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