La prima spedizione di Zespri di SunGold parte per il Giappone e intanto sono pronti oltre 18mila container alla volta di Asia, Europa e Mediterraneo. Si naviga a vista per via dell’emergenza coronavirus e il colosso neozelandese è pronto a predere misure di emergenza in caso di blocco dei porti.
Intanto, la prima delle 47 navi charter previste che trasportavano kiwi Zespri della nuova stagione per i consumatori offshore ha lasciato il porto di Tauranga per il Giappone.
La Perla baltica, che trasporta poco più di un milione di vassoi di kiwi SunGold, raggiungerà Tokyo e Kobe in Giappone alla fine di marzo. La nave era già stata ormeggiata a Gisborne per raccogliere oltre 330.000 vassoi di SunGold dopo che la regione era diventata una delle prime ad iniziare la raccolta di kiwi di questa stagione.
Blair Hamill, Chief Global Supply Officer, afferma che mentre c’erano sfide in corso associate a COVID-19, tutti i porti in Giappone, Corea ed Europa funzionavano bene e disponevano di manodopera.
“Stiamo continuando a monitorare da vicino la situazione e adottando un approccio precauzionale, con la nostra pianificazione di emergenza che tiene conto dell’ambiente in rapido cambiamento”, afferma Hamill.
“Stiamo assistendo a segnali positivi in Cina in termini di miglioramento della domanda e prevediamo che le nostre navi charter reefer funzioneranno come previsto”.
Hamill ha dichiarato che è buona la qualità del prodotto di quest’anno grazie al clima caldo di questa stagione e all’eccellente impollinazione. “Ci aspettiamo – ha detto – di distribuire circa 155 milioni di cassette (di cui 80milioni di Sungold e 70 milioni di verde), pari a circa 600mila tonnellate, del nostro kiwi Zespri premium. Una crescita rispetto all’anno scorso quando le cassette di Sungold sono state 73 milioni e 74 della varietà verde”.
Le previsioni di export del colosso neozelandese, riguardano la spedizione di 18.500 container di kiwi e 47 navi charter con quattro rotte verso il Nord Europa, 11 verso i mercati mediterranei e 32 verso l’Asia.
“Continueremo a monitorare da vicino la situazione in via di sviluppo COVID-19 e se vedremo cambiamenti nella domanda o interruzioni in un porto, provvederemo ad adeguare di conseguenza le nostre allocazioni di frutta.
Mariangela Latella