Le fiere di settore, in particolare quelle che già erano state rinviate dalla primavera a settembre, rimangono ancora con il fiato sospeso. La prolungata emergenza sanitaria causata dal coronavirus sta confermando la situazione di totale incertezza in cui il nostro Paese si trova. A questo punto, non è escluso che le rassegne già slittate da maggio a settembre e dunque programmate per quel mese, vengano ulteriormente spostate e rimandate all’anno prossimo.
Renzo Piraccini
Macfrut 2020, inizialmente in programma in maggio e poi rimandato di quattro mesi, dall’8 al 10 settembre, al momento è confermato ma potrebbe non esserlo più tra un paio di settimane. Il presidente Renzo Piraccini infatti, in un’intervista di ieri al Corriere Cesenate, ribadisce l’intenzione di ripartire, ma sottolinea anche di avvertire “la necessità di pensare a punti fermi, precisi. Faremo il Macfrut solo se ci saranno le giuste condizioni”. Emerge dunque l’ipotesi di un posticipo al 2021. Infatti al quotidiano romagnolo Piraccini precisa: “Adesso stiamo ragionando di poter svolgere il Macfrut a settembre. Lo decideremo solo ai primi di maggio. Potremmo anche valutare un eventuale rinvio al prossimo anno, con un evento digitale in autunno per mantenere i contatti e preparare quello del 2021. La situazione è in rapida evoluzione”. Se ne saprà di più dopo il 4 maggio, giorno in cui potrebbe partire la cosiddetta “fase 2” indicata dal Governo.
Nel frattempo, martedì prossimo, Piraccini parteciperà a un incontro al ministero degli Esteri quale membro del consiglio nazionale dell’AEFI, l’Associazione esposizioni e fiere italiane. Dal vertice Piraccini auspica escano le decisioni per uscire dall’impasse.
A settembre sono in programma altre due fiere importanti anche per il settore ortofrutticolo e praticamente tra loro in concomitanza: il SANA, la rassegna internazionale dedicata al biologico, prevista dal 3 al 6 settembre a Bologna in concomitanza con Cosmoprof Worldwide, salone dedicato alla cosmesi, e il Cibus di Parma, organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare, rimandata da maggio all’1-3 settembre.
Domenico Lunghi
“Le aziende sono molto interessate a ripartire. Noi pure. La volontà di realizzare le rassegne c’è. Dobbiamo vedere se ci saranno le condizioni per farlo”, afferma Domenico Lunghi, exhibition director di Bolognafiere. “Abbiamo deciso di inserire negli stessi giorni i tre eventi fieristici attraverso un accordo strategico che consentirà di invitare i visitatori internazionali che potranno venire in in Italia visitando ben tre rassegne. Può essere il momento del grande rilancio dopo l’emergenza. È innegabile però che al momento stiamo vivendo ancora una fase di grande incertezza. Stiamo valutando anche altre soluzioni, compresa quella del rinvio al prossimo anno, ma l’intenzione è quella di confermare gli eventi fieristici. Vedremo se ce lo lasceranno fare. SANA, Cibus e Cosmoprof insieme contano oltre 300 mila presenze. Si dovranno programmare delle soluzioni per evitare assembramenti come stand distanziati e ingresso scaglionato dei visitatori. Ma molte ipotesi non dipendono direttamente da noi. Bisognerà vedere l’aspetto logistico, dei trasporti e dell’accoglienza. Dopo il 4 maggio credo potremmo avere il quadro della situazione più chiaro”.
Anche Cibus, che rimane ad oggi confermata a settembre, se l’emergenza sanitaria non rientrerà e non verrà risolta, è pronto a saltare l’edizione 2020, e posticipare il tutto al 2021. Entro fine aprile verrà presa una decisione. Nel frattempo per maggio, il mese in cui inizialmente era programmato l’evento, è stato organizzato My business Cibus, una piattaforma on line che consentirà agli utenti registrati di effettuare ricerche approfondite e puntuali dei prodotti delle aziende e quindi inviare direttamente richieste di fornitura o di contatto.
A settembre, qualora non si dovesse tenere la fiera, ci potrebbe essere un forum “post covid”, per fare il punto della situazione.
Emanuele Zanini
