L’UE IN SOCCORSO DEL SETTORE, DE CASTRO: “BENE, ORA SERVONO FONDI ADEGUATI”

‘E’ un passo avanti importante la decisione della Commissione europea di venire in aiuto ai nostri agricoltori fortemente penalizzati dalla crisi del coronavirus, con un pacchetto di misure che accolgono largamente le richieste avanzate a più riprese dall’Europarlamento. Ora però – afferma Paolo De Castro, coordinatore S&D alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo – abbiamo bisogno di fondi europei congrui per attuare queste misure. Non dimentichiamo che il settore , proprio in previsione di situazioni straordinarie, ha accantonato 478 milioni di euro nella riserva di crisi della Pac. Dobbiamo avere il coraggio di metterli al più presto a disposizione dei produttori”.

“L’Esecutivo Ue – aggiunge l’eurodeputato PD – può contare sul nostro pieno supporto per portare fino in fondo questo impegno al più presto , con l’attuazione dell’ammasso privato e la necessaria flessibilità nei programmi di sostegno settoriale per vino, ortofrutta, olio d’oliva e apicoltura. Bene poi le deroghe alla concorrenza per i settori del latte, dei fiori, delle patate, frutto del lavoro fatto nella scorsa legislatura con il regolamento Omnibus”.

Per De Castro, “ora non possiamo permetterci di lasciare indietro nessun comparto, da quello della carne di vitello a quello dei salumi. Serve poi una proposta legislativa che garantisca  flessibilità nell’utilizzo dei fondi dello Sviluppo rurale e dia agli Stati membri la possibilità di utilizzare le risorse non ancora impegnate per far giungere rapidamente liquidità alle aziende agricole soffocate dalla crisi. In questo modo l’Italia potrebbe concedere un’indennità a tutti gli agricoltori maggioremente colpiti, attingendo dall’1,3 miliardi di euro, tra fondi Ue e nazionali, che restano dei finanziamenti strutturali 2014-2020″.

”Siamo sulla buona strada – conclude De Castro – ora l’Europa agisca rapidamente e adeguatamente per salvare il reddito e  la produttività degli agricoltori europei e con loro di tutto il comparto agroalimentare. Ce lo chiedono milioni di famiglie europee che, anche in questa crisi, hanno potuto continuare a consumare cibo di qualità grazie al lavoro dei nostri produttori”.

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