Sta gettando le basi di un futuro di ulteriore crescita e intanto si sviluppa sui mercati esteri la Vivai Molari di Cesena, una delle realtà vivaistiche più importanti a livello nazionale per quanto riguarda i piccoli frutti. Nel 2019 la vendita di piante all’estero ha inciso per il 60% sul volume d’affari dell’azienda.
I principali Paesi di esportazione sono quelli europei, soprattutto Est Europa e penisola iberica e fuori dall’Europa soprattutto il Marocco. Cresce a livello ancora più ampio l’interesse verso le varietà brevettate da Vivai Molari, con progetti in corso in Messico e in Australia. Punta di diamante dell’azienda sono le sue varietà di lamponi (Enrosadira, Castion, Aurora, Halley e Dorotea), ma Vivai Molari si occupa anche di piante di mora, ribes, mirtillo e di altri piccoli frutti.
“Crediamo che il nostro punto di forza – dicono all’unisono Matteo Molari, marketing e communication manager, Luca Molari, legal e license manager, Alessandro Gualandi, technical e sales manager, e Monia Dall’Ara, office e sales manager – sia l’attenzione alle esigenze e agli obiettivi dei nostri clienti, cercando sempre di creare soluzioni su misura. L’attenzione al prodotto e alle varietà è massima, sotto ogni aspetto. Inoltre, il nostro catalogo comprende numerosi formati indirizzati a target specifici per coprire al meglio tutte le tipologie di clientela”.
I progetti futuri sono rivolti al miglioramento genetico delle varietà e ai relativi programmi di marketing e branding. La comunicazione viene considerata un fattore determinante per la crescita dell’azienda, con attenzione alla trasparenza delle etichette e al riconoscimento varietale da parte del consumatore. Un altro progetto riguarda la tutela di marchi e brevetti; su questo fronte Vivai Molari sta sviluppando alcune partnership di carattere internazionale. Il quartier generale di Cesena verrà ampliato così come l’organigramma aziendale.
“Il mercato dei piccoli frutti da Nord a Sud è in crescita, sia per quanto riguarda la richiesta di piante da parte dell’agricoltore, sia per quanto riguarda la richiesta del consumatore. E vi sono margini di sviluppo per arrivare a soddisfare il fabbisogno nazionale”, sottolineano i manager. “Si è raggiunto – precisano – un livello molto elevato di miglioramento genetico e quindi di innovazione varietale. Tuttavia è indispensabile rimanere sempre attenti allo sviluppo del breeding perché le esigenze del mercato cambiano velocemente”.
Sul futuro questa è la vision dello staff manageriale: “Crediamo che il futuro sia rivolto al miglioramento genetico ed alla ricerca/creazione di nuove varietà che si possano adattare a nuovi Paesi e a nuovi territori di coltivazione. E’ fondamentale lavorare per creare frutti sempre più attrattivi per il consumatore, in maniera da sviluppare il mercato anche in Paesi non abituati a consumare frequentemente questi frutti. L’aspetto salutistico è qualcosa su cui si deve puntare soprattutto in questo momento di attenzione alla salute”.
Stefania Tessari
Nella foto, lo staff dei manager della Vivai Molari di Cesena