MANODOPERA, CONFAGRI: “AGLI ALLOGGI DEVE PENSARE IL GOVERNO”

Manodopera agricola: la politica litiga e la situazione intano è molto peggiorata per le imprese. A chiarire il pensiero di Confagricoltura, la principale associazione datoriale, sulla vicenda che sta facendo tremare il Governo è il presidente Massimiliano Giansanti in una intervista di ieri giovedì 7 maggio sul Corriere della Sera a Michelangelo Borrillo. “La nostra priorità – dice Giansanti – è poter lavorare con i braccianti che già da anni collaborano con noi. Ma non essendo ancora possibile, ben venga la proposta della ministra Bellanova di regolarizzare i migranti. Con dei punti da chiarire però”. Da chiarire, secondo Giansanti , il problema degli alloggi: “Lo Stato deve farsi carico di queste persone che con un contratto regolare possono venire a lavorare in campagna, non possono rimanere nei ghetti. E poi bisogna ragionare sul numero: dei 600mila regolarizzabili, quanti sono utilizzabili subito nei campi? In agricoltura non si improvvisa”.

Anche Confagricoltura Bologna prende posizione:  “La regolarizzazione dei migranti per l’impiego in agricoltura è una scelta politica nella quale non entriamo. Noi abbiamo proposto l’utilizzo dei voucher e la possibilità di impiegare i percettori di reddito di cittadinanza per far fronte al problema della mancanza dei lavoratori stagionali”. Lo afferma il presidente Guglielmo Garagnani. Che aggiunge: “Se attraverso la regolarizzazione dei migranti si creerà un ulteriore bacino dal quale attingere lo faremo, ma sempre con l’obiettivo di trovare persone adatte al lavoro che offriamo visto che non tutte lo sono indistintamente. Stiamo continuando a cercare manodopera, per reperirla è necessario anche un minore carico burocratico: l’utilizzo dei voucher va in questa direzione. Diversi agricoltori bolognesi – continua Garagnani – sono corsi ai ripari anche grazie ad Agrijob, la piattaforma ideata da Confagricoltura che mette in contatto datori di lavoro e candidati. Nel nostro territorio sono già impegnati nei campi diversi lavoratori italiani”.

 

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