EUROPA SORDA ALLE RICHIESTE DEI PRODUTTORI. ITALIA, FRANCIA E SPAGNA SCRIVONO A 4 COMMISSARI UE

Monta la protesta del mondo agricolo contro le misure annunciate dalla Commissione Ue per sostenere le aziende agricole fortemente penalizzate dalla crisi del Covid-19.

“In assenza di un significativo miglioramento del pacchetto di risposta alla crisi, la commissione Agricoltura dell’Europarlamento si vedrà costretta a rispedirlo al mittente”, minacciano Paolo De Castro e Herbert Dorfmann, coordinatori S&D e PPE della ComAgri in una lettera inviata al commissario all’Agricoltura, Januzs Wojciechowski (nella foto di apertura).

Da sinistra Herbert Dorfmann e Paolo De Castro

In ortofrutta la delusione si lega anche alle prospettive disastrose per le campagne di ciliegie al Sud, e delle drupacee al Nord, con le albicocche più che dimezzate rispetto alla scorsa campagna.

Ignorate le richieste del Copa-Cogeca, per una maggiore flessibilità nella gestione dei programmi operativi da parte delle Op ortofrutticole, per non rischiare di perdere le risorse già stanziate dall’UE, insieme all’istituzione di un sistema straordinario di gestione delle crisi, per affrontare il problema imminente della riduzione degli sbocchi per la produzione, causata in particolare dalle difficoltà nel trasposto dei raccolto legati allo scoppiare della pandemia. Era stata chiesta alla Commissione – riferisce l’Informatore Agrario – l’adozione di misure eccezionali e urgenti, sotto forma di deroghe temporanee alle norme del sistema di aiuti, con un impatto di bilancio neutro per l’UE, quali: l’aumento del tasso di cofinanziamento comunitario per le Op dal 50 al 70% senza incidere sul massimale degli aiuti comunitari (ciò serviva per finanziare meglio nell’esercizio 2020 gli investimenti realmente effettuati dalle Op, che si prevedono inferiori in numero e in volume, consentendo in tal modo alle organizzazioni di mantenere il livello dell’aiuto comunitario inizialmente assegnato).

Davide Vernocchi

Era stata inoltre richiesta anche la possibilità di ampliare l’elenco delle misure ammissibili nei Programmi operativi per includere ulteriori azioni resesi necessarie per adattarsi ai problemi eccezionali derivanti dalla pandemia e per compensare il vuoto causato da investimenti che non possono essere realizzati. “Un appello caduto nel vuoto”, dichiara all’Informatore Agrario il coordinatore ortofrutticolo di Alleanza cooperative agroalimentari Davide Vernocchi . “Voglio dare atto in primo luogo al grande lavoro svolto dal nostro Ministero delle politiche agricole che ha compiuto ogni sforzo per sensibilizzare le istituzioni europee. Le nostre proposte erano importanti e soprattutto, voglio sottolinearlo, non avevano alcun impatto sul budget, a differenza di altri settori che hanno chiesto invece fondi extra. La delusione è stata così grande che abbiamo deciso di inviare una lettera, firmata insieme all’Alleanza anche dagli spagnoli della Cooperativas agroalimentarias e dai francesi di Felcoop, indirizzata a ben quattro commissari: il polacco Wojciechowski, commissario all’agricoltura, l’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e vicepresidente della Commissione europea Josep Borrell, il francese Thierry Breton, commissario per il mercato interno e a Paolo Gentiloni, commissario agli affari economici”. Nella lettera vengono giudicate “assolutamente deludenti” le misure straordinarie adottate dal collegio dei commissari il 30 aprile scorso, in particolare quelle riguardanti il settore ortofrutticolo, uno dei più colpiti dalla crisi.

“Nel pacchetto di misure adottato dalla Commissione non è prevista alcuna misura straordinaria di gestione del mercato e le deroghe concesse per rendere più flessibile la gestione dei programmi operativi e dare liquidità al settore sono del tutto insufficienti”. La missiva ai quattro commissari si conclude con la richiesta all’Esecutivo europeo di presentare immediatamente un secondo pacchetto di misure, e si chiede aiuto al Parlamento europeo. (l.frass.)

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