MERCATO DI FIRENZE PRONTO PER IL NUOVO CENTRO AGROALIMENTARE

La Fiorentina non acquisterà l’area sud del Mercafir, il Centro Agroalimentare di Firenze, per il nuovo stadio. È notizia di ieri che la manifestazione di interesse per quei 140mila mq inutilizzati messi in vendita dal Comune mediceo, sia andata deserta. In compenso però, sta per partire la fase esecutiva dei lavori per la creazione del nuovo centro agroalimentare polivalente ultra tecnologico, un nuovo Mercafir, che si concentrerà nell’area nord della struttura (altri 140mila mq) voluto e progettato dal suo presidente, Giacomo Lucibello, da poco riconfermato nella carica proprio per portare a termine questa mission.

“Il Mercafir – ha spiegato Lucibello nella diretta Facebook organizzata da Italmercati ieri pomeriggio (nella foto un momento del “live” sul social) – è una struttura progettata negli anni Settanta e costruita negli anni Ottanta. È ormai vetusta e va necessariamente ammodernata altrimenti finiremmo per destinare tutti gli investimenti disponibili nella manutenzione di un mercato che non è più allineato con i tempi e le esigenze del mercato”.

Tra le parole chiave del mandato ‘Lucibello bis’ c’è la ‘Comunicazione’ perché, ha spiegato agli utenti del webinar, “è importante valorizzare il ruolo di questa struttura come vicina alla città. Anche per questo abbiamo lanciato un nuovo logo, siamo partiti con una campagna di comunicazione sui mass media locali e, operativamente, ci siamo specializzati nella logistica di ultimo miglio, però verde, con un parco di furgoni elettrici. Sta, infatti, per partire un progetto di servizio di consegne ecosostenibili alla città. È questione di settimane e il Comune fa la sua parte, mettendoci a disposizione le corsie preferenziali dei mezzi pubblici per rendere il trasporto più veloce”.

L’emergenza Covid sembra lontana anche se alcune procedure imposte durante il lockdown si sono trasformate in best practice dentro il mercato. Come ad esempio una maggiore attenzione alla sicurezza alimentare.

“In questo – precisa Lucibello –, il ruolo e la funzione pubblica dei mercati, vanno riconosciuti perché siamo dei naturali garanti della filiera essendone l’ultimo tassello. Questo ruolo va riconosciuto anche nelle politiche agricole europee, come giustamente richiede Italmercati insieme al Wuwm, l’associazione mondiale dei mercati all’ingrosso. Certo, va detto, che siamo ancora giovani nel portare avanti queste istanze ma non dubito che riusciremo a fare riconoscere la valenza della nostra funzione anche a livello europeo”.

Slitta intanto a maggio 2021, tra il 19 e il 21 maggio, la data del congresso Wuwm che si sarebbe dovuto tenere a Firenze lo scorso maggio e che sarà sempre ospitato nella capitale medicea.

Mariangela Latella

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