ESPORTAZIONI IN RUSSIA: SEMAFORO VERDE ALLA SERBIA, RESTA IL ROSSO PER L’UE

Un comunicato del governo serbo annuncia che il governo russo ha approvato la ratifica dell’accordo di libero scambio tra la Serbia e l’Unione Economica Eurasiatica (EAEU). La ratifica dell’accordo consentirà ai produttori agricoli serbi di esportare una vasta gamma di prodotti agro-alimentari senza dazi doganali su un mercato di circa 200 milioni di persone. Soddisfazione è stata espressa dal ministro serbo dell’Agricoltura, Branislav Nedimovic.

Lo scorso aprile il Consiglio della Commissione Economica Eurasiatica, l’agenzia regolatrice dell’Unione doganale e della Comunità economica eurasiatica, aveva deciso di ampliare l’elenco delle merci esentate dai dazi all’importazione e di semplificare i requisiti per i certificati di origine. Il provvedimento, che era diventato subito operativo e comprende una serie di prodotti agricoli e alimentari tra cui patate, cipolle, aglio, cavolo, carote, peperoni, segale, riso, grano saraceno, succhi e alimenti preparati per l’infanzia, escludeva comunque, per la Russia (che è il perno sul quale poggia l’Unione Economica Eurasiatica), i prodotti oggetto dell’embargo entrato in vigore il 7 agosto 2014 e successivamente prorogato come ritorsione alle misure prese da USA e UE in seguito alla politica russa su Ucraina (il cui territorio è tuttora diviso in due) e Crimea (annessa alla Russia). Vladimir Putin ha deciso di prorogare l’embargo sino al 31 dicembre del 2020. Potrà cambiare qualcosa nel 2021? Negli Stati Uniti si vota per il presidente il prossimo novembre. Dipenderà anche dall’esito di quelle elezioni oltre che dagli sviluppi della politica europea.

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