MALTEMPO, STRAGE DI PERE ABATE NEL MODENESE

Non c’è pace per le campagne modenesi e in particolare nella zona di Carpi. A distanza di poche settimane dall’ultimo disastroso evento una nuova strage si prospetta tra i frutteti del carpigiano.

E’ quanto denuncia Coldiretti Modena nel tracciare un primo bilancio dei danni che il nubifragio di due giorni fa, a cui si sommano il vento fortissimo e la grandine ha provocato alle aziende agricole nella fascia che da Soliera si allunga verso Carpi, Gargallo, Panzano per poi dirigersi fino ai confini della provincia verso il reggiano.

Ancora una volta a farne le spese sono stati i vigneti di Lambrusco Salamino con i grappoli che sono stati violentemente sbattuti a terra e le pere Abate che, proprio nel giorno in cui sui sarebbe dovuto iniziare la raccolta, sono state colpite dai chicchi di grandine con danni tali da renderle completamente inutilizzabili per la commercializzazione.

La bufera – sottolinea Coldiretti Modena – si è abbattuta su due delle produzioni di eccellenza dell’agricoltura modenese, Lambrusco Salamino e Pere Abate, che si fregiano entrambe del marchio DOP, nel periodo in cui si raccoglie il frutto di un intero anno di lavoro mettendo a serio rischio il bilancio delle aziende oltre a provocare danni che avranno effetti anche sulle annate future.

L’estate 2020 – sottolinea la Coldiretti – è stata segnata fino ad ora da una media di più di 3 violente grandinate al giorno sul territorio nazionale dove si contano anche nubifragi, trombe d’aria e bombe d’acqua a conferma dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano con il moltiplicarsi degli eventi estremi, secondo le elaborazione di Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).

Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, che compromettono anche le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE

L'iscrizione è quasi completata... Ora dobbiamo solo verificare il tuo indirizzo email, e per farlo ti abbiamo mandato un messaggio con un link di conferma.