EUROCASTANEA: MERCATO CASTAGNE, LA DOMANDA AUMENTA

Nei giorni scorsi l’European Chestnut Network ha organizzato il suo primo webinar “Eurocastanea  2020” sulle previsioni di raccolta di castagne e marroni, sulle prospettive di mercato in Europa e sull’impatto della crisi sanitaria Covid 19.

La rete europea del castagno ha riunito online una settantina di operatori del settore:  produttori, commercianti, ricercatori, Consorzi di Valorizzazione DOP e IGP  di 8 Paesi europei. I partecipanti provenienti da Austria, Spagna, Francia, Grecia, Italia, Portogallo, ma anche da Marocco e Cile, si sono collegati per seguire questa conferenza online sulla campagna in corso e sull’impatto e il consumo nella campagna in epoca di pandemia. Tre i temi principali emersi.

La gestione del  cinipide del castagno

Tutti i Paesi europei hanno adottato un protocollo per la gestione biologica di cinipide attraverso l’introduzione di Torymus. Questo metodo risultato estremamente efficace e consente un buon controllo del parassita che, in passato ha causato perdite significative nella produzione. Ciò ha consentito in particolare all’Italia di tornare ad ad un elevato potenziale produttivo. Tuttavia, Spagna, Portogallo e la regione del Limousine in Francia stanno ancora registrando perdite di resa, poiché le popolazioni di parassita ed antagonista non sono ancora in equilibrio.

Lo sviluppo degli impianti di nuovi castagneti

Avviate le procedure per i nuovi impianti di castagneti, iniziate in molte regioni del Portogallo, nel nord della Spagna e in Francia di fronte a un mercato che risulta essere deficitario e della domanda che tende ad aumentare.

Prospettive di produzione 2020

Il Portogallo stima che la sua produzione sarà di 36.000 tonnellate, con calibri medi e buona qualità. La sua produzione è in aumento con l’entrata in produzione di nuovi impianti.

In Francia si registra un raccolto abbastanza buono nel sud-est. È più scarso nel sud-ovest.

Si stima che il raccolto in Italia sarà in linea o di poco superiore a quello del 2019 vista la differenza produttiva fra le diverse regioni, alcune in aumento, altre in diminuzione.

La produzione prevista per la Spagna è di circa 28.000 tonnellate e sarà in deficit a causa delle perdite legate al cinipide galligeno.

Infine, l’Austria sta vedendo aumentare la propria  produzione, nuovi frutteti razionali stanno gradualmente entrando in produzione. Ma i volumi raccolti rimangono inferiori a quelli di altri paesi produttori dell’UE.

Problemi comuni

Durante il webinar sono stati evidenziati temi comuni dai rappresentanti dei 5 Paesi della rete Eurocastanea. Il primo argomento affrontato ha riguardato il controllo delle malattie (cancro della corteccia, marciume dei frutti, mal dell’inchiostro) dovute ai cambiamenti climatici, ai periodi estivi caldi e secchi.

Secondo punto importante, la definizione di una strategia di gestione in rapporto ai cambiamenti climatici e dell’acqua è essenziale per una produzione sostenibile.

Infine, gli stakeholder di ogni Paese hanno riconosciuto che è essenziale stimolare il mercato e soprattutto il consumo di castagne e marroni comunicandone  il valore, soprattutto ai giovani.

Questo webinar ha  di fatto sostituito le Giornate europee della castagna che avrebbero dovuto svolgersi nella Nuova Aquitania (Limousine) nel settembre di quest’anno. Questo importante incontro annuale di produttori, operatori di marketing, trasformatori e ricercatori è stato rinviato a settembre 2021.

 

I co-organizzatori del webinar sono stati:

Per la Francia: Unione interprofessionale della castagna nel sud-ovest della Francia, SNPC, Unione nazionale dei produttori di castagne, Interco Aquitaine, AREFLH; per il Portogallo: Refcast,; per la Spagna: Red Estatal del Castaño; per l’Italia: CSDC, Centro di Studio e Documentazione sul Castagno, Centro Regionale di Castanicoltura del Piemonte; per l’Austria: ARGE ZukunftEdelkastanie.

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