MACFRUT GUARDA AL 2021 TRA CONFERME E NOVITÀ

Non considero lo spostamento delle date di Fruit Logitica come un attacco a Macfrut”. Così ha commentato Renzo Piraccini (nella foto di apertura), presidente di Macfrut il combo di fiere che ci sarà a maggio 2021. L’occasione è stata la conferenza stampa di presentazione dell’edizione fisica 2021 di Macfrut, in programma a Rimini fiera dal 4 al 6 maggio dell’anno prossimo, dieci giorni prima della nuova data di Fruit logistica che ha spostato l’appuntamento di febbraio dal 18 al 20 maggio 2021.

“Siamo due fiere completamente diverse. Considero il loro slittamento come il frutto di un atteggiamento pragmatico dopo avere preso atto che a febbraio non c’erano le condizioni per fare un evento internazionale posto che i loro espositori sono per l’80% esteri e per il 20% tedeschi, mentre Macfrut registra numeri opposti. Anche la loro formula mi sembra cambiata con i preallestimenti imposti e penso che questo ragionamento sia fatto anche in funzione della necessità di ammortizzare i costi dei padiglioni che Macfrut, per contro, non ha”.

Venendo a Macfrut, i punti forti della strategia di Piraccini per l’edizione 2021 della rassegna riminese, è innanzitutto la partnership con Cibus con cui si organizzeranno anche eventi di incoming congiunti e poi anche il ‘piccolo è bello’ ossia il fatto di rappresentare la filiera produttiva italiana costituita per lo più da piccole e medie imprese che, nel maremagnum di una fiera internazionale dove dominano i colossi del mercato globale, si perderebbero.

“Chi è interessato al prodotto agrifood italiano, alle specialità magari anche di nicchia, deve venire a Rimini, per quello fresco, e a Parma per quello trasformato. Questo progetto congiunto è stato possibile anche grazie alla regia della regione Emilia-Romagna che sta per lanciare una certificazione per le fiere digitali e a Ice che ha contribuito alla crescita della fiera, nell’ultimo anno, attraverso il coinvolgimento di molti buyer esteri”.

Le conferme e le novità a Macfrut 2021

Nella prossima edizione si ripropongono tutti gli appuntamenti cancellati a maggio 2020 per colpa della pandemia. Quindi, la Regione partner sarà sempre la Sardegna, debutterà la prima edizione del salone delle spezie e delle erbe officinali, che non ha una fiera di riferimento, ci sarà il focus sull’Asia centrale, ed il prodotto rappresentativo di questa edizione sarà il melone.

La fiera non sarà accompagnata da una parallela versione digitale. Macfrut Digital si è guadagnato un posto tutto suo sulla scacchiera degli eventi fieristici. Sarà l’acceleratore di business che verrà impiegato nell’arco temporale preautunnale, ossia dal 28 al 30 settembre oltre che lo strumento digitale che darà continuità anche per il 2021, all’attività di presentazione d Macfrut nel mondo. “Uno strumento – ha spiegato Valentina Piraccini, responsabile per il marketing internazionale della fiera – in cui le aziende italiane potranno partecipare non solo con una breve presentazione ma anche sfruttando al meglio la vetrina digitale della piattaforma. Il calendario delle presentazioni farà tappa nell’Asia centrale e nel Caucaso, in Cina, in Zambia, in Colombia, Perù, Cile e Cuba”.

Per la prima volta quest’anno, a Rimini, due padiglioni, i primi all’ingresso est, ospiteranno anche la 51^ edizione della fiera avicola e tra le novità dedicate al mondo dei buyer ci sarà anche la sezione ‘Italian retailer business lounge’ che è dedicata alla Gdo e ai distributori italiani.

I dati di Macfrut Digital

Nel bilancio dell’esperienza della fiera digitale tenutasi lo scorso mese, Cecilia Marzocchi, dell’ufficio estero di Macfrut ha rivelato tutti i dati anticipando che, viste le difficoltà di fruizione registrate nel corso della prima giornata di fiera sulla piattaforma, per la prossima edizione virtuale sono previsti eventi formativi per gli operatori mentre il sistema di fruizione sarà ulteriormente semplificato.

“Quello che è emerso – ha detto Marzocchi – è che più della metà dei partecipanti ha usato una connessione da smatphone e tablet. L’uso tramite computer ha riguardato il 47,5% degli utenti. Abbiamo avuto mille espositori, l’80% italiani; e 43.500 visitatori di cui il 25% provenienti dall’estero”.

Sul fronte del business sono stati registrati 1.621 incontri b2b, 3.840 scambi di e-mail e 2.871 visitatori b2b.

Su espressa domanda via Whatsapp, a fine incontro, di Filippo Cordara, vicepresidente di Confindustria Assafrica e Mediterraneo, relativa al ‘perché non trovare partnership con il mondo dell’acqua?’, Piraccini ha risposto ribadendo l’esistenza della collaborazione con Anbi, l’associazione nazionale delle bonifiche italiane, che cura la sezione Acquacampus della fiera segnalando che: “L’acqua è certamente un fattore chiave – ha detto – ed è un tema che continueremo a sviluppare cercando di mettere insieme l’evento fisico con la parte digitale che, nel futuro, potrà essere fruibile da tutti i device”.

Mariangela Latella

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