GUERNELLI (CONAD): “L’ORTOFRUTTA TIENE. IN CRESCITA I PRODOTTI DI BASE”

Il comparto ortofrutta tiene bene, nonostante uno scenario generale molto difficile in cui altri settori sono in forte crisi. A dichiararlo al Corriere Ortofrutticolo è Gianmarco Guernelli (nella foto), responsabile Ortofrutta Italia di Conad e, tra l’altro, Oscar dell’Ortofrutta italiana 2020.

Il manager della principale catena distributiva italiana spiega come le vendite di frutta e verdura fresca stiano procedendo con regolarità. “In particolare stanno andando bene i prodotti di base, dalle mele alle patate. Sono in crescita anche le insalate e lattughe in cespo. E con l’arrivo dell’inverno prevediamo buone performances degli agrumi, a partire dalle arance”, afferma Guernelli analizzando la situazione attuale, comunque fortemente influenzata dall’incertezza generale causata dall’emergenza sanitaria. “La sensazione è che i consumatori spendano meno e si concentrino sui consumi di base, su materie prime non elaborate. Ci concentreremo quindi in particolare su queste tipologie di prodotti”.

Inoltre, confermato anche dal responsabile ortofrutta di Conad il capovolgimento del rapporto tra prodotto confezionato e sfuso: “Prima del Covid il 40% dell’ortofrutta era confezionata, il resto sfusa. Oggi queste percentuali sono capovolte”.

In questo scenario così incerto in cui si naviga a vista, quindi, l’ortofrutta non sta accusando troppi contraccolpi, “mentre altri settori”, osserva Guernelli, “sono in crisi”.

La catena distributiva si sta riorganizzando per rimodulare l’offerta in base alla nuova situazione, in continua evoluzione, “con l’obiettivo di garantire sempre il meglio al consumatore”.

“Ma nel mondo della produzione – aggiunge il manager del gruppo distributivo – in questo momento serve mantenere i nervi saldi. In questa fase così confusa è necessario non immettere più merce del dovuto sul mercato (nonostante altri comparti come l’HORECA siano pressoché fermi) per non affossare i prezzi, altrimenti si rischia di andare a fondo. Ogni anello della filiera deve fare la propria parte”.

“In questo periodo è molto complesso fare programmazioni, anche perché stanno cambiando le frequenze e tipologie di acquisto”, afferma Guernelli. “I consumi si stanno spalmando su tutto l’arco della settimana, mentre in precedenza buona parte della spesa era concentrata nei week end. Con la possibile chiusura dei centri commerciali, poi, il rischio è di trovarsi con picchi di vendite verso la metà o addirittura l’inizio della settimana”.

Conad si sta riorganizzando per adattarsi alle nuove modalità di acquisto e ai profondi cambiamenti di vario tipo che il Covid ha generato in pochi mesi. “Abbiamo in cantiere molti progetti, alcuni dei quali erano in programma quest’anno, ma che per forza di cose dovranno essere rimandati all’anno prossimo”, ammette Guernelli.

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