FICO CHIUDE ALMENO FINO AD APRILE: IN FUTURO SI TRASFORMERÀ IN PARCO DIVERTIMENTI

Fico resterà chiuso almeno fino a Pasqua, ma nel frattempo avvierà gli investimenti che lo trasformeranno in un parco divertimenti, con sette diverse aree tematiche, nel tentativo di rilanciarlo. Stefano Cigarini, il manager chiamato da Coop Alleanza e Eataly per risollevare il parco agroalimentare dopo le perdite del 2019, ha spiegato ai sindacati come intende cambiare la struttura aperta nel novembre 2017 negli spazi che furono del Caab.
L’idea, come riporta Repubblica, è di non restare inerti nell’emergenza sanitaria, che ha contribuito a rendere ancora più complicata una situazione già difficile. “Sfruttiamo minuto per minuto per lavorare sul futuro di Fico” , spiega Tiziana Primori, attuale ad di Fico, affiancata da Cigarini, che guida anche Cinecittà World. Il parco ha chiuso il 2019 con una perdita di oltre 3,1 milioni e fatica più del previsto ad attrarre visitatori. A questo si è aggiunta l’epidemia, che l’ha costretto alla chiusura già nella prima ondata e poi anche dal 26 ottobre scorso.

Ora la riapertura viene ipotizzata a primavera 2021, Covid permettendo, ma nel frattempo si lavora al piano di rilancio quinquennale. Tutta la struttura verrà ripensata con un’identità più definita da parco divertimenti, con sette aree tematiche ( salumi, pasta, vino, latte e così via), più eventi d’intrattenimento e una spinta sui congressi, che finora hanno funzionato bene.

Al suo interno dovrebbe anche nascere un vero e proprio Museo della gastronomia italiana, mentre proseguirà la costruzione dell’albergo. Tutto il parco poi sarà oggetto di un restyling generale per rendere più chiara la sua identità, visto che uno dei problemi emersi da un’indagine di Nomisma è che i visitatori lo vedono come un ibrido incerto fra ristorante, centro commerciale e parco.

Rimarranno i locali, nonostante le difficoltà patite dagli operatori: al momento le disdette sono sei, fra cui Naturovo, Antica Ardenga, Camst e Parmigiano Reggiano, alcuni dei quali rimasti aperti con una nuova gestione. Si valuta anche l’introduzione di un biglietto d’ingresso.

I manager hanno indicato l’approvazione entro fine anno del nuovo piano industriale e dei finanziamenti necessari da parte dei soci (Coop e Eataly hanno già messo oltre 4 milioni per ripianare le perdite), l’avvio dei cantieri nel primo trimestre 2021 e la riapertura, appunto, per Pasqua. “Hanno garantito il mantenimento dei posti di lavoro con l’uso della cassa integrazione – spiega Francesco Devicienti, della Cgil – La volontà di investire ci fa ben sperare». E Sara Ciurlia, della Cisl: «È importante che ci sia un progetto di rilancio, soprattutto in un momento del genere”.

(fonte: Repubblica)

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