CHI È STEFANO PATUANELLI. I DOSSIER SUL TAVOLO DEL NUOVO MINISTRO DELL’AGRICOLTURA

Stefano Patuanelli (nella foto), il nuovo ministro dell’Agricoltura del governo Draghi, è un ingegnere edile di 47 anni. Friulano, è sposato e ha tre figli. Grande appassionato di basket, dal 2011 al 2016 è stato consigliere comunale a Trieste. Alle elezioni politiche 2018 è eletto senatore del Movimento Cinque Stelle nella circoscrizione Friuli-Venezia Giulia, per poi diventare capogruppo al Senato del movimento fondato da Beppe Grillo.
L’ex titolare dello Sviluppo economico nell’esecutivo Conte bis è un fedelissimo di Luigi Di Maio e rappresenta l’ala moderata dei pentastellati. All’Agricoltura prende il posto di Teresa Bellanova, che a differenza della collega e compagna di partito Elena Bonetti, è rimasta fuori dalla squadra di governo.
Patuanelli dovrà gestire dossier delicati come il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e il ruolo del settore primario alla transizione ecologica, una sfida che viene dall’Europa, con il famoso New Green Deal e la strategia From Farm to Fork, e che un governo europeista come quello di Mario Draghi non può sottovalutare nonostante il settore agricolo sia spaccato tra conservatori (in maggioranza) e innovatori. Un dossier delicato è certamente anche quello del riparto delle risorse FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale) per il quale è stata avanzata una richiesta di modifica da 15 Regioni del Centro-Nord decisamente osteggiata da quelle del Sud, Campania e Sicilia in testa. E poi i tanti altri nodi da sciogliere per far decollare il settore primario, senza dimenticare che il settore ortofrutticolo attende di condividere con il governo una strategia complessiva, sulla quale erano emersi solo i primi vagiti nell’ambito delle prime e poco concludenti riunioni del Tavolo Ortofrutticolo Nazionale.

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