BONITA BIO, QUANDO L’ASPRO DÀ UNA NOTA DI SORPRENDENTE FRESCHEZZA: 3,9/5

Succosa e croccante, aromatica con una nota aspra. Biologica. E’ nata incrociando la rustica Topaz e la dolce Cripps Pink e il risultato è un’armonia di gusti in cui l’acidità dà forza alla freschezza e al suo aroma fruttato e giovane: Bonita è la mela del nostro assaggio.
Bonita è nata nell’Istituto per la Botanica Sperimentale della Repubblica Ceca ed è una varietà resistente alla ticchiolatura. Ciò la rende particolarmente adatta alla coltivazione biologica anche se viene prodotta anche in coltivazione integrata. In Italia è approdata nel 2016 quando i coltivatori della Val Venosta hanno piantato 60 mila alberi di Bonita. Ci hanno creduto e hanno avuto ragione.
La produzione di questa mela piena di gusto e di carattere, rossa, lucida e dalla buccia liscia, dalla storia ancora giovane, non è tale da renderla facilmente reperibile. Così l’abbiamo individuata e acquistata su La Saporeria, la piattaforma lanciata il 23 febbraio scorso da VIP, l’Associazione delle Cooperative Ortofrutticole della Val Venosta con una forza di 1.700 coltivatori. La Saporeria è di più di un e-commerce, fa scoprire le mele per il loro sapore; è un sito che veramente costituisce una svolta nella presentazione e nell’offerta delle mele.
Così abbiamo cliccato www.lasaporeria.it e, dopo aver visitato anche le altre sezioni (i Sapori delle Mele e il Paradiso delle Mele) siamo entrati nel Negozio delle Mele scegliendo le mele di coltivazione biologica. Ci sono apparse 15 varietà, ognuna contraddistinta da un colore: verde per le varietà aspre, giallo per le dolci acidule, arancione per le poco acidule e rosso per le varietà dolci. Bonita è tra le aspre (anche se, come abbiamo scritto prima, l’aspro in questa varietà è pieno di sfumature e di freschezza). Con 16 euro si acquista una confezione da 4 chili di Bonita. La sorpresa, quando il corriere fa la consegna, è proprio nella confezione. Sei davanti a una cassetta in cartone del tutto simile a una cassetta di vini. Sul fronte si legge, oltre a “Molto fragile”, la frase seguente: “Stai per gustare gli straordinari sapori del Paradiso delle Mele. Sono tutti qui dentro. Sei pronto?”. E sul lato dell’apertura: “Ci sei quasi. Apri e gusta”.
Dentro, con i 4 kg di mele, trovi un bel depliant colorato che descrive tutte le caratteristiche della varietà acquistata. Passata la sorpresa siamo passati all’assaggio. Questi i voti del nostro panel costituito da 4 assaggiatori: 3,5; 3,5; 4; 4,6. Valutazione complessiva: 3,9 nella nostra scala da 1 a 5.
Era la prima volta che il panel quest’anno assaggiava una varietà biologica. La valutazione pone la Bonita bio tra le prime cinque mele di quest’anno. Un risultato sorprendente considerando che non a tutti piacciono le mele aspre. Ci hanno spiegato che siamo stati fortunati: a febbraio Bonita ha una nota aspra più forte, tra marzo e aprile si addolcisce raggiungendo la pienezza della sua bontà. Un avviso anche per il consumatore. (a.f.)
LA VALUTAZIONE. Prodotti di scarsa qualità o di tracciabilità incerta non sono presi in considerazione. La valutazione da 1 a 5 ha il seguente significato: valutazione 1 significa che il prodotto è giudicato di qualità complessiva sufficiente; valutazione 2 qualità complessiva più che sufficiente; valutazione 3 qualità complessiva buona; valutazione 4 qualità complessiva ottima; valutazione 5 qualità complessiva eccellente. Per qualità complessiva si intende la somma dei fattori della qualità intrinseca (caratteristiche organolettiche, gusto, sapore, salubrità) e della qualità estrinseca (filiera garantita, imballaggio compostabile, chiarezza dell’etichetta, altro).

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