GELO, IL VENETO CERCA DI DIFENDERSI CON RISCALDAMENTO NELLE SERRE E IMPIANTI ANTIBRINA

Riscaldamento a manetta nelle serre di ortaggi, attivati gli impianti antibrina nei frutteti, gli agricoltori corrono ai ripari per il crollo delle temperature arrivate sotto lo zero durante la notte.

Gli interventi riguardano tutto il territorio regionale – spiega Coldiretti Veneto –  e interessano anche le grandi colture come l’orzo il frumento e pure le barbabietole le cui piantine che con le gelate notturne rischiano di essere compromesse nello sviluppo vegetativo.

La settimana scorsa gli operatori agricoli avevano già distribuito i tubi dell’irrigazione di soccorso a terra – ricorda Coldiretti Veneto –  ora devono pensare a come  proteggere le varietà precoci tipo susine, pesco, albicocche, ciliegie e anche il kiwi. Occorre salvare le fioriture e quindi il futuro raccolto anche dalle sferzate di vento gelido. Tutti questi sfasamenti stagionali – ricorda Coldiretti Veneto – hanno un costo per i produttori costretti ad un surplus di gasolio oltre che a strumenti sempre più tecnicamente avanzati per mettere in salvo verdura e frutta.

La situazione interessa tutta Italia – dice Coldiretti – siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che ha fatto perdere – conclude la Coldiretti – oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE

L'iscrizione è quasi completata... Ora dobbiamo solo verificare il tuo indirizzo email, e per farlo ti abbiamo mandato un messaggio con un link di conferma.