MELE: PREVISTO UN CALO PRODUTTIVO MONDIALE, MA IN AUMENTO IN EUROPA

Il dipartimento americano dell’agricoltura-USDA ha pubblicato un rapporto semestrale, a giugno e dicembre, che include dati su commercio, produzione, consumo e scorte statunitensi e globali, nonché un’analisi degli sviluppi che interessano il commercio mondiale di mele, uva da tavola e pere.

Mele, produzione mondiale prevista in calo

La produzione mondiale per la stagione 2020/21 è prevista in calo di 3,6 milioni di tonnellate, per un totale di 75,9 milioni, a causa di una forte gelata primaverile che ha colpito in modo significativo le province nord-occidentali della Cina. Anche il commercio è previsto in calo, con forniture esportabili inferiori nell’Unione europea e negli Stati Uniti. Si stima che la produzione cinese sia inferiore di 1,9 milioni di ton a 40,5 milioni, a causa di una forte gelata primaverile che ha colpito la fioritura nelle province settentrionali.

Sebbene la produzione complessiva sia in calo, si prevedono volumi più elevati di frutta di qualità inferiore, facendo crescere le spedizioni verso quei mercati del Sud-est asiatico molto attenti ai prezzi, e portando le esportazioni a 1,1 milioni di tons. Si prevede che le importazioni scendano di oltre 30.000 tons, a 70.000 tons, poiché il Covid-19 ha causato delle interruzioni nella logistica e reso gli importatori più cauti negli acquisti.

 

Produzione UE in aumento

La produzione dell’Ue dovrebbe aumentare di oltre 500mila tons a 12,2 milioni, poiché le maggiori forniture nell’anno in corso, nei frutteti non commerciali, hanno più che compensato le perdite registrate nei frutteti commerciali colpiti dagli eventi meteo. Le esportazioni sono previste in calo di 135mila tons, a 880mila tons, a causa della minore fornitura commerciale. Anche le importazioni sono previste inferiori alle 460mila tons, dal momento che le spedizioni ridotte dai fornitori dell’Europa orientale compensano ampiamente le forniture dall’emisfero australe.

Si prevede che la produzione della Turchia aumenterà di quasi 700mila tons, a 4,3 milioni, nonostante le grandinate a Kayseri e nella principale provincia di produzione di mele di Isparta. Le complessive buone condizioni di crescita e la messa a dimora di nuove varietà, dovrebbero produrre un sesto anno consecutivo di crescita. Le maggiori forniture dovrebbero favorire un aumento delle esportazioni di quasi il 30%, a 270mila ton, in particolare in Russia e India.

Leggi qui il rapporto completo

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