PATATE, LE SPERANZE PER UNA STAGIONE MIGLIORE. CITTERIO: “PRIME RICHIESTE DALL’ESTERO”

Dopo la conclusione della raccolta di patate in Sicilia, nella seconda metà di giugno sono iniziate le scavature a Napoli e in Puglia. A illustrare il quadro della situazione del settore è Domenico Citterio, dell’omonimo gruppo di San Martino Buon Albergo (Verona).

“Rispetto ai prezzi staccati in Sicilia, in Puglia e a Napoli si sta registrando un fisiologico abbassamento delle quotazioni, che comunque rimangono su livelli ragionevoli, con una fascia media che oscilla tra i 20 e i 25 centesimi per merce lavorata in sacconi. In questi giorni ci saranno anche le prime scavature nel Veronese, ma prima di arrivare a regime passerà ancora circa una settimana, che potrebbe diventare di più se dovesse piovere. Per fare previsioni è ancora presto, ma stiamo già notando un po’ di domanda dall’estero, che finora era stato alla finestra. Le prospettive di medio periodo sono comunque migliori rispetto all’anno scorso”.

Domenico Citterio

Lo stesso Citterio, alla fine di maggio, sottolineava come in generale la nuova stagione fosse in ritardo in tutta Europa. “La nuova annata Oltralpe è in ritardo di una quindicina di giorni a causa del maltempo, specie per un aprile freddo che ha ritardato le semine. I volumi di novelle sono scarsi, in linea con il ritardo generalizzato nel Vecchio Continente. Sul prodotto precoce non c’è pressione sul mercato. L’unica regolare nelle produzioni è stata la Sicilia, la quale, tuttavia, dopo un buon avvio si è trovata in difficoltà in quanto il mercato non è riuscito ad assorbire tutto il prodotto”.

“Il mercato – prosegue l’imprenditore scaligero – non ha risposto come ci si attendeva, in quanto gli ingenti volumi della passata annata ancora a disposizione ha influenzato negativamente il settore”.

Guardando al 2020, la produzione era stata molto elevata in tutta Europa, a cui è corrisposto un calo della domanda causata dal Covid. Dopo i consumi elevati di marzo e aprile dello scorso anno, causati da una prima reazione impulsiva alla pandemia da parte dei consumatori, la stagione è proseguita con difficoltà a causa della mancanza totale delle richieste da parte del settore Horeca. “Anche per questo il prodotto “vecchio” è rimasto con volumi importanti almeno fino a metà giugno di quest’anno. Per fortuna il prodotto nuovo è in ritardo altrimenti si sarebbero verificati accavallamenti produttivi con i prezzi delle produzioni 2021 che sarebbero ai minimi”, afferma ancora Citterio. “Ora si vedrà l’andamento stagionale e le rese delle patate nuove, con l’incognita sui prezzi, anche se c’è comunque un moderato ottimismo”. (e.z.)

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