EFFETTO BREXIT SULL’AGRICOLTURA INGLESE: “SENZA LAVORATORI STRANIERI È UN DISASTRO”

Per 33 anni, Gerrard Vonk – Direttore Generale di “Tangmere Airfield Nurseries” – si è affidato a lavoratori stagionali provenienti dall’Europa dell’Est per raccogliere i suoi peperoni.

Ma ora la carenza di lavoratori è diventata anche un dato statistico preoccupante: nella sua azienda, il raccolto di peperoni sta maturando troppo e ci sono 72 lavoratori in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Peperoni e burocrazia

“Più barriere, più burocrazia, molta più difficoltà a venire a lavorare qui, molto impegnativo per la nostra azienda e per le altre aziende della zona”, si lamenta Gerrard Vonk.

Domanda Luke Hanrahan, giornalista di Euronews: “Si puo tirare avanti così?” “Certo che non si può… Sarà una grande perdita per i nostri affari”, risponde Vonk.

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Nel West Sussex, sulla costa meridionale dell’Inghilterra, troviamo la più grande coltivazione di questo tipo nel Regno Unito: dieci ettari e mezzo di serre, piene di piante di peperoni, che normalmente verrebbero raccolte ogni tre giorni. Adesso avviene ogni undici giorni…

“Normative troppe rigide”

“Pensavo che avremmo potuto avere dei problemi, ma non fino a questo appunto, lo ammetto”, confessa Mark Knight, Direttore tecnico delle colture.
“Sono molto sorpreso dall’estrema rigidità delle normative sui lavoratori stranieri, per noi è un grosso problema”.

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Poco distante, ecco un campo pieno di zucchine incolte.

Il timore per le aziende agricole come questa è che i supermercati britannici, per riempire i loro scaffali vuoti di verdura, si rivolgano ai Paesi all’Unione europea.

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Luke Hanrahan in un campo di zucchine (Euronews)

Il reporter di Euronews, Luke Hanrahan, spiega: “In questa azienda ci sono 750.000 di zucchine non raccolte e 150 tonnellate di verdure che sono state semplicemente lasciate a marcire… E tutto ciò perchè i lavoratori stranieri non possono più venire nel Regno Unito. Uuna situazione che rischia di portare molte aziende agricole sul lastrico in poco tempo”.

“Limitare la libera circolazione ha un impatto terribile”

Un periodo devastante dal punto di vista economico: peggio persino gli effetti della Brexit che la pandemia… Julian Marks è il Direttore Generale del gruppo “Barfoots of Botley”:
“Limitare la libera circolazione ha avuto un impatto terribile, non solo sull’agricoltura e l’orticoltura, ma su quasi tutti i settori in cui i lavoratori provenienti dall’estero hanno lavorato per anni… E ora se ne tornano a casa”.

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“Ci mancano i lavoratori stranieri…” (Euronews)

Per prevenire una nuova catastrofe

Il governo britannico ha annunciato uno speciale pass per i lavoratori stagionali per i prossimi mesi, con un aumento di 30.000 lavoratori stranieri.

Ma gli agricoltori temono sia troppo tardi e pensano che si debba provvedere ad aprire di nuovo le frontiere ai lavoratori stranieri nel Regno Unito. Per prevenire un’altra catastrofe del raccolto. E dell’economia.

(Fonte: Euronews)

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