BILANCIO POSITIVO PER IL MIRTILLO MELAVÌ. PROGRAMMI DI CRESCITA

La Valtellina si pone come nuova frontiera della coltivazione del mirtillo. Ora la bacca blu è una coltivazione di nicchia (intorno alle 150 tonnellate), ma è destinata a crescere. I mirtilli prodotti nella campagna che si è appena conclusa hanno avuto un ottimo riscontro sul mercato, in particolare nei Mercati Generali, da Roma al Norditalia.
Lo conferma il direttore di Melavì, Gianluca Macchi: “Abbiamo un mirtillo di alta qualità, di pezzatura importante, che va remunerato per quello che vale. E debbo dire che questa campagna estiva ha dato i risultati desiderati, inducendoci a spingere su questo prodotto, aumentando le quantità già dalla prossima stagione attraverso i conferimenti, avviando una produzione interna alla nostra cooperativa, allargando la gamma attraverso varietà tardive e precoci che ci permettano di allungare la stagione oltre i mesi di giugno e luglio”.
In Valtellina esistono le condizioni ideali per la coltivazione di questa bacca. Il territorio, infatti, è ricco di piantagioni di mirtillo selvatico, ampiamente diffuse, da sempre oggetto di peregrinaggi estivi per gli amanti di questo frutto. Ciò lascia percepire la vocazione di questa valle nel cuore delle Alpi per questa pianta dalle caratteristiche uniche e dalle proprietà benefiche. E su questo presupposto è partita la coltivazione.
La cooperativa Melavì pone un’attenzione sempre maggiore alla valorizzazione del prodotto, con il preciso intento di far comprendere la qualità del mirtillo di Valtellina. Oggi vengono lavorati e commercializzati i prodotti conferiti dai soci, ma già dalla prossima stagione le intenzioni della cooperativa sono quelle di mettere a dimora, anche nell’azienda agricola di proprietà, superfici dedicate alla bacca blu.
Il motivo è semplice: qui il mirtillo è buono, ricco e saporito. Le caratteristiche dei terreni con granulometria a dominante sabbiosa, quindi leggeri, con pH subacido, privi di calcare, ed un elevato tenore di sostanza organica, con una buona presenza di acqua, fanno sì che ne vengano soddisfatte le esigenze colturali. Allo stesso modo le caratteristiche climatiche della Valle ne aumentano la qualità. In particolare il versante retico è caratterizzato da una buona esposizione a sud che garantisce al mirtillo un ottimo soleggiamento, mentre la lieve pendenza facilita lo sgrondo dell’acqua piovana e il drenaggio dell’aria fredda. La produzione di Melavì è estesa tra le zone di Piateda e Mazzo in Valtellina, territorio che proprio per le sue idoneità, è in grado di valorizzare tutta la variabilità organolettica delle principali varietà coltivate: Duke, Blue Crop, Draper, Brigitta Blue e Liberty, ottenendo un prodotto con un buon equilibrio dolce acido, ottimo aroma e buona consistenza della polpa.
(da Corriere Orofrutticolo n. 4/21 in distribuzione)

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