EMBARGO RUSSO PROROGATO FINO AL DICEMBRE 2022

Il braccio di ferro tra Russia e Unione Europea continua, così come l’embargo russo, che non solo non verrà eliminato, ma anzi esteso per un altro anno.

Il presidente russo Vladimir Putin (nella foto), attraverso un decreto presidenziale, ha infatti prorogato il blocco alle importazioni di prodotti agroalimentari provenienti da Paesi dell’UE fino alle fine del 2022, che inasprisce l’ulteriore proroga che in precedenza era stata fissata a gennaio 2022. Il Cremlino ha così risposto all’estensione fino al prossimo gennaio delle sanzioni imposte dall’Europa nei confronti di Mosca.

Sembra così non esserci fine ad un embargo che è in vigore ormai da oltre sette anni, dal 7 agosto 2014, quando Mosca decise di rispondere alle sanzioni dell’Unione Europea e degli Stati Uniti per l’annessione della Crimea alla Russia.

Il settore agroalimentare che ci rimette di più dal duello politico tra le due parti è senza dubbio l’ortofrutta, oltre a formaggi, carne e salumi, pesce. Secondo una recente analisi di Coldiretti, infatti, l’export agroalimentare italiano in questi sette anni ha perso qualcosa come 1,4 miliardi di euro, di cui oltre la metà è rappresentato dalla frutta fresca e in particolare da uva, mele, kiwi e pesche.

In questo modo il mercato russo rischia di diventare per sempre solo un lontano ricordo per l’Italia ortofrutticola. Da una parte perché recuperare rapporti (e clienti) nel Paese russo dopo così tanto tempo non è semplice e dall’altra, soprattutto, perché il settore ortofrutticolo russo si sta sviluppando progressivamente diventando sempre più esteso e organizzato, consentendo al Paese di essere sempre meno dipendente dalle importazioni.

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