UVA, REPORT ISMEA: VOLUMI SUPERIORI ALLA MEDIA, OTTIMA QUALITÀ. CRESCE ANCORA L’APIRENE

La campagna 2021 delle uve da tavola italiane è caratterizzata da un’offerta di ottimo profilo qualitativo. In termini di quantità, la produzione risulta superiore alla media degli ultimi anni, in quanto l’andamento climatico è stato positivo e ha favorito l’aumento della resa per ettaro in tutti i principali areali produttivi nazionali.

Le considerazioni sono di ISMEA, che al riguardo ha effettuato un report dettagliato.

Le gelate di fine marzo e inizio aprile non hanno causato particolari danni alle produzioni, successivamente il clima asciutto e i venti di maestrale hanno favorito l’allegagione e contenuto le principali avversità.
Negli ultimi anni, l’offerta italiana si è arricchita di uve senza semi, infatti sta aumentando sia il numero di varietà apirene coltivate sia gli ettari in produzione.
Per quanto riguarda il mercato, alla fase all’origine, le prime battute della campagna 2021 sono state contraddistinte dal ritardo della maturazione dei grappoli e quindi, in questa fase, l’interesse della domanda ha premiato le produzioni precoci permettendo un rapido assorbimento dell’offerta a prezzi soddisfacenti, superiori sia a quelli del 2020 sia al prezzo medio delle campagne 2018-2019. Nelle settimane successive, l’aumento dei quantitativi offerti e l’elevata pressione competitiva sui principali mercati di sbocco europei da parte degli altri produttori mediterranei (Spagna, Grecia, Turchia ed Egitto) hanno determinato un rallentamento delle vendite e la progressiva flessione delle quotazioni all’origine.
Nella prima parte della campagna, le vendite al dettaglio sono state influenzate dal ritardo della maturazione che si è riverberato in una contrazione dei quantitativi venduti e in un incremento dei listini medi al dettaglio. I dati attualmente disponibili non consentono ulteriori considerazioni ma per il prosieguo della campagna le vendite dovrebbero essere agevolate da un profilo qualitativo buono e da un prezzo che – quest’anno – risulta concorrenziale rispetto alle altre specie di frutta estiva, in particolare a pesche e nettarine, che permangono su quotazioni alte a causa della scarsità dell’offerta.

SCARICA QUI IL REPORT COMPLETO DI ISMEA

(fonte: Ismea)

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