CRISI PERE, SENATRICE ROSA ABATE: “SUBITO UN TAVOLO AL MIPAAF PER SOSTENERE LA FILIERA”

“Nei giorni scorsi  sono stata invitata a partecipare all’assemblea generale dei pericoltori emiliani che si è tenuta a Mirandola in provincia di Modena. L’evento, dal titolo ”Dalla catastrofe al cambiamento per la rinascita del settore pera”, ha rappresentato un momento importante per discutere della grave crisi che il settore sta attraversando e delle problematiche derivanti dalle gelate tardive della primavera 2021 e dalle altre emergenze fitosanitarie e di mercato che colpiscono, soprattutto, le drupacee e le pere”.

A parlare è la senatrice del gruppo misto Rosa Abate (nella foto). “Abbiamo discusso dei numeri della crisi frutticola che sta investendo l’Emilia-Romagna e che non ha precedenti nella storia. Basti pensare che stringe nella morsa circa 20mila aziende agricole, 60mila lavoratori e un patrimonio di oltre 50 mila ettari complessivi di frutteti. Questo senza contare il valore economico dei settori della trasformazione, distribuzione e dell’indotto che da essa ne deriva e ad essa si collega. Anche in questo caso il dibattito è, inevitabilmente, andato a vertere sui cambiamenti climatici, le malattie e i nuovi patogeni che, solo in Emilia-Romagna, mettono sotto scacco quasi il 70% della produzione agricola regionale di pere.

Sono vicina ai pericoltori italiani perché quanto sta accadendo nel loro settore è lo specchio di quanto avviene in generale in tutto il settore ortofrutticolo italiano e conseguenzialmente sto denunciando l’inerzia del Governo Draghi già da molti, troppi, mesi.

All’incontro ho potuto discutere con oltre 300 imprenditori agricoli ed operatori del settore (sia locali che nazionali) per fare il punto della situazione.

Ho deciso di raccogliere il loro invito e mi sono da subito affiancata a loro soprattutto perché il gruppo di agricoltori, coordinato egregiamente dal dottor Luigi Golinelli, ha organizzato la suddetta assemblea presentando alle istituzioni un programma di interventi articolato su sette punti (di interesse sia governativo che regionale) che comprende: l’esonero contributivo immediato e totale per il 2020 e il 2021;  l’aumento dello stanziamento del Fondo di solidarietà nazionale;  l’erogazione di un ristoro (pari al 30%) sul fatturato del 2021 riferito all’anno 2020;  l’apertura di una misura regionale sul PSR 2021 e 2022 su ripristino del potenziale produttivo, danneggiato da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici; la richiesta all’Unione Europea di un sostento anticrisi forfettario e compensativo ad ettaro; l’attivazione di una misura regionale finalizzata a dare contributi a imprese agricole per la  ristrutturazione di determinati comparti produttivi; l’attivazione di prestiti bancari garantiti da Ismea di durata decennale con un congruo periodo di pre-ammortamento.

Richieste tutte adeguate e legittime ed è per questo che chiederò ufficialmente al Ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli di aprire un tavolo di confronto sui suddetti punti con una rappresentanza dei pericoltori per discutere le loro istanze e trovare una immediata risoluzione alla crisi. La filiera ortofrutticola, e in questo caso il comparto delle pere emiliane, eccellenza italiana, non può assolutamente attendere ulteriormente delle risposte e degli aiuti.

Il Ministro Patuanelli dica finalmente da che parte stare: se da quella delle piccole e medie imprese agricole (cuore pulsante dell’agricoltura nazionale e del Made in Italy), le cui proteste si fanno ogni giorno più vibranti, o se vuole continuare a stare dalla parte dei grandi gruppi del settore”.

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