FRI-EL, IL PIANO INDUSTRIALE SULLE SERRE DI OSTELLATO: “AREE TRIPLICATE ENTRO IL 2026”

Con un investimento, fino ad oggi, di circa 85 milioni di euro, si è inaugurata ieri a Ostellato, in provincia di Ferrara, il quarto polo produttivo di H2Orto, denominato ‘Ostellato 3’, che fa conquistare all’agricola ferrarese, insieme ai precedenti due già attivi, il primato di più grande serra (in ferro-vetro) d’Italia.
Il progetto è finanziato da Fri-El Spa, specializzata nella produzione di energie rinnovabili ottenute da biomasse: e sostenuta da una serie di partner hi-tech e dalla sementiera olandese Rijk Zwaan che trova nel progetto di H2Orto, nel territorio italiano, ed in particolare dell’Emilia Romagna, il clima perfetto per lavorare su cultivar specificamente testate per la produzione italiana.
“Siamo partiti con i pomodori – spiega Alessio Orlandi (nella foto di apertura durante l’evento di presentazione), direttore dell’azienda – ma presto estenderemo la coltivazione anche ad altre orticole, fra cui lo zenzero fresco i cetrioli o i peperoni. Abbiamo già iniziato a lavorare per la private label di tutta la grande distribuzione, da Coop a Conad, ai discount, al gruppo Selex e Spar, ma stiamo per uscire anche con prodotti a marchio del produttore certificati (per quanto riguarda i pomodori) nichel free e, per tutto il metodo produttivo, ‘Friend of the Earth’. Non possiamo produrre biologico perché non è previsto per la tecnica dell’agricoltura idroponica che usiamo nelle nostre serre; ma lavoriamo con le migliori tecnologie che ci consentono il risparmio del 70% sia dell’acqua che del terreno”.
Quello inaugurato ieri, e definito ‘Ostellato 3’ (dopo i primo impianti numero 1 e 2 partiti sin dal 2015) rappresenta uno degli step di avanzamento del piano industriale che punta ad arrivare, dagli attuali quasi 30 ettari di serre (alcuni ancora in costruzione), a triplicare l’area produttiva entro il 2026, quando è previsto l’inizio della produzione dell’impianto denominato ‘Ostellato 6’ (che seguirà i blocchi Ostellato 4 e 5) e che aggiungerà, di per sé, altri 15 ettari.
Intanto dall’anno prossimo, H2Orto avvierà  la costruzione di un proprio impianto di geotermia che sarà attivo dal 2025, mentre è prevista per il 2024 la messa in funzione di un impianto di compostaggio. Nel 2025 sarà messo in funzione l’impianto di stoccaggio CO2 e si apriranno i cantieri per la costruzione della serra ‘Ostellato 5’ con altri 15 ettari prpduttivi.
“Stiamo iniziando a valutare anche la certificazione BCorp – specifica Orlandi -.  Dobbiamo capirne le potenzialità non tanto per la sua fattibilità, quanto in termini di ritorno che possiamo avere”.
L’impianto che sarà in grado di fornire ortaggi per 12 mesi l’anno ha, oggi, con la conclusione e messa in funzione delle prime tre serre del polo produttivo, una capacità produttiva di 120-150mila tonnellate. In questo senso diventa un player molto competitivo, in termini logistici, anche rispetto ai grandi produttori europei come Spagna e Olanda, grazie alla possibilità di ridurre i tempi di trasporto non solo per la distribuzione in Italia ma anche per l’export verso l’Europa.
“Riusciamo a risparmiare circa mille chilometri di viaggio – precisa Orlandi – che si traducono in due giorni in meno di trasporto e quindi anche in una maggiore freschezza che arriva sugli scaffali”.

Ernst Gostner. presidente di Fri-El

“Quello che ci serve adesso – ha sottolineato Ernst Gostner, presidente di Fri-El Spa – è di essere accompagnati nella transizione ecologica visto che non usiamo combustibili fossili nella produzione. Servono urgentemente risorse finanziarie per completare il piano industriale oltre che il supporto politico nazionale e locale”.
Intanto, la Regione Emilia-Romagna metterà a disposizione delle proprie aziende, 408 milioni di euro per la prima biennalità PAC 21-27 attraverso il PSR regionale, primo in Italia, tra quelli approvato da Bruxelles.
Mariangela Latella

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